Tra poche ore scatterà  per legge il divieto di pubblicizzare i sondaggi relativi ai pronostici elettorali delle regionali del 28 e 29 marzo. Una legge, la n. 28 del 2000,  per un verso sciocca e per altro verso iniqua. In tutti i paesi di avanzata democrazia i sondaggi vengono  realizzati anche nelle ultimissime ore prima del voto e resi noti, senza che ciò costituisca pregiudizio alcuno. In Italia la sinistra – ed era la sinistra che governava nel 2000 !- ha voluto invece imbavagliare la libera informazione e ,  in materia di accesso agli organi pubblici di informazione, costretto alla cosiddetta “par condicio” le forze politiche, cosicchè, in barba al peso elettorale  di ciascuna forza politica,  tutte debbono per legge disporre dei medesimi tempi  e mezzi per rivolgersi al copro elettorale. Comunque, tra poche ore scatterà il divieto di rendere pubblci  sondaggi e gli ultimi noti sono quelli resi noti dagli organi di informazione questa mattina. Secondo questi dati, in Puglia  la partita è comunque solo tra due candidati, Palese e Vendola. Quest’ultimo si collocherebbe tra il 46 e il 49%. mentre Palese si collocherebbe tra il 43 e il 46%, con una forbice appunto di tre punti. Il che evidentemente rende il pronostico finale assai in bilico per ciascuno dei due contendenti. Anche perchè  è confermato il dato della Poli Bortone che è ferma all’8% ma con una tendenza a calare ulteriormente,  ovviamente  a favore di Rocco Palese, non certo di Vendola, per cui nel centrodestra si tende all’ottimismo ragionato. E’ peraltro ancora alta la percentuale, il 25% , di quanti si dichiarano pronti all’astensione, ma nei prossimi quindici giorni come solitamente accade gli astensionisti diminuiscono ma naturalemente si dividono tra tutti gli schieramenti, più o meno secondo le percentuali di ciasuno. Insomma, la partita è apertissima ma sale la speranza di Palese e di tutto il centrodestra di battere l’antagonista. A suppportare tale previsione c’è il dato che riguarda le liste  dei due contendenti: secondo gli ultimi sondaggi le  liste di Vendola e quelle di Palese sono praticamente alla pari. Con una sola sostanziale differenza.  Mentre nel centrosinistra almeno quattro  liste supereranno il quorum, nel centrodestra difficilmente il quorum potrà essere superato da almeno quattro delle sei liste. Sono al momento fortemente al di sotto della obbligatoria soglia del  4% la lista patrocinata dal presidente della Provincia di Bari, cioè i Pugliesi, la lista dei Pensionati, la lista di Alleanza di Centro e quella dell’UDEUR, che quindi non potranno accedere al riparto dei 56 seggi spettanti alle liste. Ciò perchè  a fare la parte del leone nella raccolta del consenso nel centrodestra è la lista el PDL, in tutte e sei le provincie pugliesi. In tutte e sei le liste provinciali il PDL ha schierato il meglio dell’ex Forza Italia e il meglio dell’ex Alleanza Nazionale. Sopratutto nella lista provinciale di Bari,  dove il coordinatore provinciale del PDL, on. Di Staso, ha saputo individuare candidati che rappresentano  al meglio l’intero territorio provinciale, e sopratutto i grossi centri urbani capaci da soli di produrre al proprio candidato migliaia di preferenze. Ciò naturalmente  potrà nuocere a qualche candidato che non essendo rappresentante di corpose realtà elettorali si vedrà superato da altri candidati. E’ il caso del consigliere uscente ex Puglia prima di Tutto, Zullo, la cui candidatura è data da tutti traballante, sia perchè proprio nel suo paese d’orgine, cioè Cassano, ha molti che gli remano contro, sia  anche perchè i suoi continui “smottamenti” lo hanno reso non proporio affidabile elettoralmente. E poi questa volta gli manca il supporto che gli dava nel 2005  il ruolo di direttore sanitario della ASL in cui, come si dice comunemente, faceva un pò il signorotto. Talvolta, si sa,  chi di “signorotto” ferisce, di “signorotto” perisce.