Dice un proverbio popolare che non c’è matrimonio dove non si pianga e non c’è funerale dove non si rida. E’ avvenuto anche all’indomani della sfortunata campagna elettorale di Rocco Palese  e del centro destra pugliese, sconfitto da Vendola. Mentre tutti si dolevano per una sconfitta dolorosa e lacerante,  e dinanzi, come si suol dire, al cadavere ancora caldo di una battaglia perduta,  benchè non sia  mancato il valore ma non non ha fatto capolino la fortuna, c’è stato chi ha trovato modo di far ridere a crepapelle chiunque abbia una sia pur minima capacità di osservazione. Autore di siffatta impresa è stato tal Schittulli, presidente della Provincia di Bari, il quale, grosso modo,  ha dichiarato alla stampa che il suo “movimento” (se ci aggiunge un “i” tra la emme e la e lo si potrebbe scambiare,   Schittulli,  per il mago Herrera)  avrebbe vinto, dimostrandosi, è sempre Schittulli che parla,  l’unica novità del centro destra,  “perchè avrebbe avuto uno straordinario consenso elettorale” (cfr. La Gazzetta del Mezzogiorno del 3.4.2010).  Forse Schittuli avrebbe bisogno di un buon pallottoliere con cui trastullarsi insieme ai suoi “bravi”  e con cui, sopratutto, fare un pò di conti. Intanto la lista del cui “successo” si attribuisce merito è la “Lista dei Pugliesi per Palese”,  cioè la Lista del Presidente che il PDL ha messo in campo in tutta Italia e,  in Puglia,  in tutte le sei provincie.  Solo per  quella di Bari la responsabilità della gestione è stata assegnata alla troupe di Schittulli mentre le liste delle altre cinque provincie pugliesi  sono state organizzate, preparate, e gestite da altri soggetti diversi da Schittulli.  Schittulli e la sua troupe invece hanno usato  in provincia di  Bari la Lista del Presidente per far la stessa cosa che hanno fatto in Provincia di Bari  dal minuto successivo alla elezione  di Schittulli ( il cui merito, è bene ribadirlo,   è solo ed unicamente  del centrodestra che lo ha votato sia pure turandosi il naso),  cioè  spradoneggiandovi e  usandola unicamente come supporto per la elezione del pupillo di Schittulli, Bellomo, il cui unico merito politico, sinora,  è di essere figlio d’arte,   chiamato da Schittulli  prima a far l’assessore in Provincia, e  poi destinato, nei piani della troupe di  Schittuli,  a trasferire in Regione il “verbo” del presuntuso anzichèno Schittulli che si atteggia ad ispirato della politica ma è solo un piccolo satrapo che arrivato, dopo lunga e spasmodica anticamera,   nelle stanze del potere,  ne fa un uso strumentale e personale.   L’intento di eleggere Bellomo  è stato raggiunto,  sacrificando senza scrupoli quanti candidadandosi in quella lista non avevano neppure lontanamente immaginato che sarebbero stati solo cinicamente  usati per rastrellare i  voti necessari per consentire il raggiungimento di questo traguardo, che, d’altra parte, è stato raggiunto solo grazie ad una manciata di voti che ha fatto superare di poco, appena lo 0,81%,  la soglia del 4% necessario perchè la lista  potesse partecipare alla attribuzione dei seggi e per  ottenere questo risultato determinante  sono stati i voti conseguiti  dalla Lista del Presidente della circoscrizione di Lecce, senza i quali Schittulli e Bellomo sarebbero calati a picco. Perchè in provincia di Bari il risultato è stato mediocre. Infatti la lista  di cui Schittulli si attribuisce la paternità ha ottenuto nella circoscrizione di Bari 38.981 voti, pari al 6,39%. Appena otto mesi addietro, la cosiddetta Lista Schittulli ottenne in provincia di Bari 59.987 voti, pari al 9,47% dei voti. Quindi Schittulli in otto mesi ha lasciato sul campo ben 21.006 voti e il 3,09 %, insomma ha perduto circa un terzo dei voti che la “sua” lista aveva ottenuto alle Provinciali. E questo sarebbe il successo di cui mena vanto e  sul quale con incredibile mancanza di stile e di rispetto per le lacerazioni provocate dalla sconfitta elettorale  ha cantato vittoria mentre l’intero centro destra si spargeva mestamente il capo di cenere e il Minisro FITTO rassegnava le dimissioni?   Senza dimenticare sia i voti ottenuti dai singoli candidati che nulla hanno a che fare con il suo “movimiento” sia  le squallide operazioni di trasformismo targato vecchia repubblica che Schittulli ha posto in atto, con molta superficialità e altrettanta arroganza,   senza peraltro ottenere  vistosi successsi,  passando senza alcuna remora sulla dignità delle persone. Se  questo  è il nuovo che avaza, “arridateci” il vecchio ma non quello di via Fratelli Rosselli.

…………

A Toritto il pupillo del presidente Schittulli, Bellomo, ha ottenuto appena  130 voti fatti affluire su di lui dai noti  mercenari che per l’occasione si sono arruolati con Schittulli , in cambio, chissà,  di future prebende,  promesse   da Schittulli in nome, ovviamente,  di una continua conclamata e per nulla reale  diversità morale.  I voti invece  che  complessivamente la Lista del Presidente  ha ottenuto sono stati  1.076 voti,  tutti, o gran parte ( meno,  naturalmente, i 130  voti di Bellomo) sottratti al PDL dal candidato Quarto (anche lui  si è candidato per far da supporto a Bellomo e per fare un “piacere”  a Schittulli?) che come tutti i candidati “paesani”  ha goduto della regola del “vantaggio” che deriva da questo  particolare status nonostante la assoluta impossibilità di successo,  visto che questa volta non poteva ripetere, come i fatti si son presi la briga di dimostrare, quanto accaduto per mero fatto fortuito e irripetibile alle provinciale dello scorso giugno ( a Grumo,  Quarto  ha ottenuto 276 voti rispetto ai 2700 voti elle provinciali del 2009!). A sostanziale  conferma di ciò,  v’è la circostanza, accertata,  che su circa il 60%  delle schede che nelle sezioni elettorali  di Toritto riportavano la preferenza a favore di  Quarto  era crociato il simbolo del PDL ,  ma il voto di lista, per effetto della legge elettorale, è stato   “trascinato”  a favore della lista di appartenenza di Quarto, cioè la lista dei Pugliesi. Invece non appartenevano di sicuro  al PDL i voti, una ventina, che portavano il voto di preferenza  a Quarto accanto al simbolo dei Pugliesi e il voto disgiunto a favore di Vendola!