E’ di poche ore fa l’annuncio che la Gran Bretagna, dopo il voto di sabato scorso, ha già un nuovo premier e un nuovo governo ed è un governo di centro destra guidato dal leader conservatore Cameron. Intanto è una notizia quella relativa alla velocità con cui s’è concluso l’accordo tra i conservatori e i liberal-democratici di  Nick Clegg per la formazione del nuovo governo. Chi s’attendeva una lunga attesa dovuta ai risultati elettorali che pur attribuendo ai conservatori la vittoria non avevano loro concesso la maggioranza assoluta  è stato deluso. L’attesa è stata breve e sebbene Clegg abbia tentato una politica all’italiana, quella dei due forni, trattando sia con i conservatori di Camerun che con i laburisti dello sconfitto Brown, in poche ore lo stesso Clegg ha concluso l’accordo con Cameron del quale sarà il vice, ottenendo anche altri 4 ministeri, lasciando però i più importanti agli uomini fidati del premier. Neppure sulle altre due questioni che per Clegg sembravano inderogabili, l’amnistia per i clandestini e la riforma della legge elettorale maggioritaria uninominale, i liberal-democratici hanno ottnenuto null’altro che l’impegno ad un referendum sulla ipotesi di modifica del sistema elettorale. Si è quindi concluso un lungo periodo di dominio laburista (socialista) iniziato 13 anni fa con Blair e si apre una nuova pagina per la Gran Bretagna ritornata conservatrice. Un’altra “bandierina” che il centro destra conficca nell’Europa.