UNA COLLETTA A FAVORE DEI MAGISTRATI ITALIANI
Pubblicato il 3 giugno, 2010 in Il territorio | Nessun commento »
Alle minacce hanno fatto seguito i fatti. E’ certo che i magistrati italiani, penali, civili, contabili, scenderanno in sciopero nei prossimi giorni contro la decisione del govenro che si appresta ad un piccolo e provvisorio ritocco in giù dei loro ricchi, anzi ricchissimi, stipendi. Se non siamo alla tragedia, siamo di certo alla farsa. I magistrati italiani sono fra i meglio pagati dipendenti pubblici italiani, hanno retribuzioni a più zeri, che un povero operaio metalmeccanico se le può solo sognare di notte, e come se non bastasse i loro attuali avanzamenti di carriera non sono legati nè alla produttività, nè al merito, sono automatici e certi. Insomma sono dei privilegiati, economicamente e non solo, visto che hanno le ferie più lunghe di chiunque, non timbrano cartellini, non danno di conto a chichessia del loro operato, e per di più godono del più incredibile dei vantaggi, si governano da soli, con il loro organo di autogoverno, cioè il CSM, sigla che sta per Consiglio Superiore della Magistratura che come è noto è assai tenero verso i suoi governati. Insomma, nessuno sta meglio dei magistrati. Eppure hanno deciso di scioperare perchè il governo ha previsto, anche a loro carico, un modestissimo prelievo sulla parte eccedente la soglia dei 90vantamila euro (, curioso…. anche Mussolini fissò, ma per la lira, quota 90!) nell’ambito della manovra di aggiustamento dei conti dello Stato a seguito della crisi mondiale che sta mettendo alle corde le economie degli Stati. Ciò che il governo ha stabilito a carico dei super pagati burocrati italiani è la riduzione della retribuzione annua del 5% nella parte eccedente i 90 mila euro sino ai 130 mila euro, del 10% nella parte eccedente i 90 mila per gli stipendi che superino i 130 mila euro: facendo qualche rapido conto si tratta di riduzioni annue che vanno dai 2000 ai 4000 /5000 euro. Certo, se il governo avesse tolto 2000 o 4000 mila euro alle retribuzioni dei medi dipendenti statali italiani, non solo sarebbe stato lecito e giusto proclamare lo sciopero ad oltranza, ma sarebbe stato giustificato ben altro. Ma che si ribellino quelli, come i magistrati, che a fine mese non hanno di certo il problema di arrivarci, è davvero una farsa, che però non fa ridere, fa incazzare. g.