Incontro tra Benedetto XVI e i bersaglieri «Seguo con preoccupazione gli avvenimenti verificatisi in questi giorni in varie regioni dell’Asia Meridionale, specialmente in India, in Pakistan ed in Afghanistan. Prego per le vittime e chiedo che il rispetto della libertà religiosa e la logica della riconciliazione e della pace prevalgano sull’odio e sulla violenza». È l’appello lanciato da Benedetto XVI al termine dell’udienza generale di ieri, tenuto in aula Paolo VI. Il Papa si riferisce alle violenze anticristiane scoppiate a seguito della minaccia del pastore evangelico Terry Jones di bruciare copie del Corano in occasione dell’11 settembre. Il testo dell’appello del Papa viene diffuso separatamente dalla catechesi, segno che gli si vuole dare risalto particolare. E va inserito in una cornice più ampia, dato che la prossima Giornata Mondiale per la Pace avrà proprio come tema quello della libertà religiosa, un tema di stretta attualità, come confermano gli eventi recenti. È l’ultima udienza di Benedetto XVI prima della partenza per l’Inghilterra.
Oggi il volo papale sbarcherà a Edimburgo, dove incontrerà la Regina Elisabetta. È la prima tappa di un viaggio che si preannuncia importante: ogni momento del viaggio, centrato sulla beatificazione del cardinal John Henry Newman, anglicano convertito, sarà «pesato» dai media anglosassoni con particolare attenzione. Ma, specifica Vincent Nichols, primate di Westminster, non si tratta di un viaggio in un Paese secolarizzato, perché «la gente è molto aperta all’idea di Dio». Benedetto XVI non sembra sentire la tensione. Rilassato, arriva in Aula Paolo VI, gremita di fedeli, e svolge la sua lectio, durante la quale rende omaggio alle «donne coraggiose» che «offrono un decisivo impulso per il rinnovamento della Chiesa». Parla di Santa Chiara e del suo coraggio a lasciare a 18 anni la famiglia per diventare suora. È l’udienza che segna la fine delle vacanze per il Pontefice.
Durante l’estate aveva tenuto le udienze a Castel Gandolfo, nel cortile e anche all’aperto, nella piazza antistante il Palazzo Pontificio. Dopo il viaggio in Inghilterra tornerà in Vaticano, dove lo aspettano le fatiche del sinodo dei vescovi. Al termine dell’udienza, l’incontro con 200 Bersaglieri, accompagnati da una rappresentanza della Fanfara del Corpo. Questi, al termine dell’udienza, hanno offerto al Papa l’esecuzione della loro caratteristica marcia, che eseguiranno anche il 20 settembre per ricordare la presa di Porta Pia. Poi, la rappresentanza di bersaglieri si avvicina a Benedetto XVI per salutarlo, e gli regalano il tipico cappello dei bersaglieri (con le piume). Il Papa non resiste, e lo indossa. Di ritorno a Castelgandolfo, dove lo attende una piccola cerimonia: vengono consegnate nelle mani del Pontefice le chiavi di due moto Ducati personalizzate con i colori del Vaticano (bianco e giallo), che andranno ad arricchire la scorta. Dato che la Gendarmeria non può andare in divisa fuori dalle Mura Vaticane, resta da capire se saranno usate solo dentro Città del Vaticano. O se, magari, è in vista una qualche revisione degli accordi con la Polizia italiana.