Sono terminte poco fa, nella Basilica di S.Maria degli Angeli di Roma, le esequie di Stato del Tenente del Battaglione Paracadutisti  Ca Moschin, Romani, ulitma vittima italiana del terrorismo talebano in Afghanistan. Le esequie si sono svolte alla presenza del Capo dello Stato Napolitano e delle altre alte cariche dello Stato che hanno reso omaggio al parà che “voleva proteggere i bambini”. Nella Basilica, gremita di uomini con i baschi amaranto e di tantissimi romani, la commozione era palpabile così come palpabile era lo sdegno, qualche giorno, nello stadio di Livorno, città cara ai paracadutisti italiani, quando durante i momenti di silenzio in onore del ten. Romani, sono risuonati fischi di scherno ad opera degli ultrà di sinistra che a Livorno hanno preso sempre di mira i paracadutisti. A coprire i fischi gli applausi dei tanti altri spettatori che hanno isolato gli sciacalli, quegli stessi che “inneggiano” a “una, cento, mille Nassyriae e che un tempo gridavano e scrivevano “uccidere un fascista non è reato”. Chissà che non  siano le propaggini livornesi di quelli con i quali in Sicilia,  il neopartito di Fini, auspice l’araldo Granata,   sta per allearsi per governare contro il PDL la Regione Sicilia! g.