Il Comitato di Oslo ha assegnato il premio Nobel per la pace 2010 al dissidente cinese Liu Xiaobo, in carcere a Pechino per le sue battaglie a favore dei diritti civili e umani nella Cina comunista. Ovviamente scontate le proteste del governo cinese e naturalmente scontata la soddisfazione di tutto il mondo libero, salvo le poche sacche di comunismo reale che si annidano in Italia dove la libera stampa è perseguitata e stuprata da pm faziosi e deviati.