TORITTO COME NAPOLI
Pubblicato il 9 ottobre, 2010 in Il territorio | Nessun commento »
Poche ore fa, nel nostro centro cittadino, un ragazzo di 22 anni, che aveva precedenti penali, è stato ucciso con 4 colpi di pistola sparati a bruciapelo da due sicari che gli sono giunti alle spalle in motorino con in testa il casco che li rendeva irriconoscibili. Il ragazzo non è morto subito ma durante il trasporto in ospedale.
Sembra la cronaca di un fatto avvenuto a Napoli o in qualsiasi altro centro, sopratutto delle regioni ad alta densità criminale, dove purtroppo la criminalità organizzata ci ha abituato ad episodi del genere. Ed invece è la cronaca di un episodio che è avvenuto, poche ore fa, nel centro cittadino di Toritto, la nostra Toritto, nella piazza Vittorio Emanuele, intorno alle 20, quando nella piazza c’è ancora gente, sopratutto giovani che a quell’ora si affollano intorno ai tavoli all’aperto di una rosticceria che è situata in quella piazza. E’ immaginabile facilmente lo sgomento dei presenti ma ancor più è immaginabile facilmente lo scoramento, lo stupore, la paura, il terrore che a questa notizia avrà invaso l’animo della nostra piccola comunità che benchè non sia davvero una isola felice, mai aveva vissuto esperienze di questo genere e di tale violenza.
I carabinieri, intervenuti nel giro di pochi minuti, hanno immediatamente iniziato le indagini che ci auguriamo possano portare al più preso ad individuare gli autori e i mandanti di questo omicidio che ci lascia sgomenti sia per l’età della vittima, sia per l’efferratezza e la tecnica usate, che fanno pensare, e lo hanno subito dichiarato i carabinieri, a persone esperte come autori e ad un regolamento di conti come movente.
Lasciamo alle forze dell’ordine l’onere delle indagini, ma noi abbiamo il dovere di chiederci cosa stia accadendo nella nostra piccola comunità.
Non è una isola felice, come nessuna comunità, piccola o grande, lo è o lo è più, se mai lo è stata nel passato. Ma la violenza che che sta dietro questo episodio provoca domande, una sopratutto: cosa sta succedendo a Toritto? E’ diventata forse il centro di guerre tra bande, territorio di scontro tra delinquenti organizzati? C’entra la droga che a sentire taluni circola abbondantemente?
Tre anni fa i carabinieri effettuarono un blitz con cui sgominarono una banda di spacciatori, per lo più ragazzi, alcuni dei quali anche appartenenti a famiglie non benestanti ma dignitose,trascinati nel giro degli spacciatori dalla speranza di facili guadagni. Si sperò che l’azione dei carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari avesse sradicato il malaffare legato alla droga che si disse imperversava tra i giovani del nostro paese. Non ne siamo più certi visto questo episodio che ci fa apparire per quello che di certo non siamo, cioè una comunità di violenti.
Non possiamo ignorare ciò che tutti denunciano. Una impressionante latitanza delle Istituzioni, da quelle politiche a quelle amministrative.Una latitanza che di certo non è la sola responsabile di quello che sta accadendo ma che di certo è stata lievito per il dilagare di una disastrosa deriva sociale che non si combatte con le parole nè con gli anatemi ma con i fatti concreti, con le proposte che debbono mirare a convogliare tutti gli sforzi e gli sforzi di tutti, verso il bene comune, verso la salavaguardia del patrimonio più importante della nostra società: i giovani.
A chi tocca l’onere dell’inizaitiva se ne assuma la responsabilità. g.