L’ultimo dei 33 minatori che dai primi di agosto erano rimasti intrappolati a 700 metri di profondità di una minera cilena è risalito in superficie all’interno della capsula speciale costruita in collaborazione con la NASA poche ore fa: era avvolto nella bandiera cilena ed è stato accolto da un tripudio festoso dei presenti e dell’intera Nazione cilena che in questi due mesi si era stretta intorno ai 33 minatori e alle loro famiglie. E’ finito quindi felicemente  un incubo e una lotta disperata contro la natura  prima di tutto  vinta dai 33 minatori che hanno mostrato un coraggio straordinario, attendendo fiduciosi che le operazioni di salvataggio si concretizassero, senza mai perdere la speranza e senza mai lasciarsi andare a momenti di disperazione. Sono stati essi uno straordinario movente per tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di salvataggio che si sono concluse molto prima del previsto e senza che nulla le intralciasse. Non osiamo pensare cosa sarebbe accaduto in Italia se un evento del genere si fosse verificato nel nostro Paese. L’incidente sarebbe stato motivo  di accuse al governo (vedo il terremoto dell’Aquila) per non aver previsto l’incidente ovvero la frana che ha ostruito il ritorno in superficie dei minatori; poi sarebbe iniziato il solito confronto tra le mille ipotesi di salvataggio con reciproche accuse di incapacità,   magari, di strupratori del salvataggio; poi il solito solerte pm di turno che avrebbe immediatamente fatto mettere sotto controllo il telefono dei soccorritori caso mai sotto sotto nell’incidente ci fosse un complotto dei soliti noti, amici di Vittorio e infine non sarebbe mancato, qualunque fosse stato l’esito, l’immancabile bocchino che avrebbe proposto commissario all’emergenza miniera il super leader Fini, buono per tutti gli usi e per tutte le stagioni, basta scuoterlo un pochino.  Diciamo la verità, meno male che l’incidente si è verificato in una Nazione seria e composta, il cui presidente ha potuto dire alla felice conclusione dell’avventura dei 33 minatori che il Cile ora è più forte. Perchè, come sanno i saggi,  le sventure fortificano e non dividono. g.