BERLUSCONI:CON QUESTI PM INDISPENSABILE IL LODO ALFANO
Pubblicato il 26 ottobre, 2010 in Politica | Nessun commento »
Il lodo Alfano a tutela delle alte cariche è opportuno e “assolutamente indispensabile” con gli attuali magistrati. Lo ha confermato il premier Silvio Berlusconi, dopo che nei giorni scorsi aveva ipotizzato un ritiro del testo. Il presidente del Consiglio ha anche annunciato che a breve sarà aperta una commissione d’inchiesta sulla magistratura denunciando un “uso politico della giustizia per denigrarmi”.
“Ritengo che una legge che sospenda i processi delle più alte cariche dello Stato mentre adempiono alle loro funzioni istituzionali sia opportuna ed anzi, vista la magistratura con cui abbiamo a che fare, assolutamente indispensabile ha dichiarato Berlusconi a Vespa nel lungo colloquio avuto la scorsa settimana per il libro “Il cuore e la spada”.
Il Pdl chiederà a breve una commissione d’inchiesta sulla giustizia e la magistratura, ha aggiunto Berlusconi: “Soltanto con la serenità e la forza d’animo che derivano o dalla consapevolezza di non aver commesso alcun reato – ha detto il premier - sono riuscito a disinteressarmi dei tanti, troppi procedimenti che mi sono stati addossati e che ogni giorno vengono amplificati da giornali e televisioni. Proprio a causa di questi comportamenti dei magistrati politicizzati i nostri parlamentari sono in procinto di chiedere una commissione parlamentare d’inchiesta. Penso che questa iniziativa sia largamente condivisa e debba far luce su una infinità di processi clamorosi, come quelli, tra i tanti, contro Calogero Mannino, contro il generale Ganzer e l’ex capo della Polizia De Gennaro. E’ un’iniziativa a difesa dei cittadini, ma anche delle migliaia di giudici per bene che lavorano seriamente e che per colpa di pochi vedono diminuire la fiducia degli italiani anche nei loro confronti”.
“Sono amareggiato soprattutto per Pier Silvio – ha aggiunto Berlusconi – che in Mediaset non si è mai occupato e non si occupa di questioni fiscali. Viene contestata un’evasione inferiore a un milione di euro, quando quell’anno, il 2004, il mio gruppo versò all’erario imposte per 448 milioni. Ci si aspetterebbe il
conferimento di una medaglia d’oro in premio. In un contesto siffatto nessuna persona sana di mente rischierebbe di evadere un quattrocento ottantesimo delle imposte pagate” – ha spiegato – Mi lasci dire che ancora una volta è scattato l’uso politico della giustizia per cercare di denigrare il presidente del Consiglio”.