Cosicchè, lunedi sera, ospite della trasmissione messa su da Fazio e Saviano sulla terza rete, da sempre caposaldo della sinistra che più sinistra non ce n’è, il “compagno” Fini, anzi il compagno – senza virgolette – Fini terra una lection magistralis nel corso della quale svelerà urbi et orbi il grande mistero che da mesi ci affligge: la sua destra. Eh, si, perchè Fini è stato invitato appunto a elencare e illustrare i valori della destra, ma quale destra non si sa. Non certo quella dei comuni mortali, delle persone incolte,   o meglio poco acculturate rispetto ai suoi pasaradan – Bocchino, Della Vedova, Perina (che è una donna), Granata, Briguglio, etc, etc, quella  che si può riassumere nel trinomio “Dio, Patria, Famiglia”. No, per carità, quella non è Destra, almeno non lo è più per Fini,  semmai è conservatorismo e poco importa che quel trinomio sia quello cui si ispirano i conservatori americani che qualche giorno fa hanno mandato all’aria  i piani  dell’ex salvatore del mondo Obama. Per Fini, anzi per il compagno Fini,  la Destra è un’altra cosa. Cosa sia, in verità, ancora non lo sa nessuno, nemmeno lui.  Ad ogni piè sospinto, Fini recita la poesiola che ha imparato a memoria secondo la quale la sua è  una “Destra moderna, europea, diversa”. Peccato che ogni volta si dimentichi di spiegare cosa si celi dietro questi tre aggettivi, lasciando che ognuno li riempi dei significati che vuole. Anzi, che non li riempi per nulla, perchè da soli, forse,  fanno rumore. Ed è l’unica cosa che al compagno Fini interessi. Far rumore, per far sapere che c’è. Però forse una novità c’è rispetto ai tre aggettivi ripetuti sino alla noia negli ultimi mesi: è di stamattina la notizia che secondo il neo compagno  Fini “non si può definire tradimento  non rispettare il mandato elettorale”.  Ad uso e consumo personale. Perchè il compagno Fini, quello che anche qualche decina di giorni fa ha fatto finta di commuoversi ricordando il suo pigmalione politico, Almirante, che aveva scritto sulla sua bandiera “il nostro onore è fedeltà“,   dimenticato di fatto insieme alle centinaia e migliaia di ragazzi di ogni età, protagonisti di indimenticate e spesso  dolorose e talvolta sanguinose  battaglie di “destra”, è proprio quello che si appresta a fare: tradire il mandato elettorale, con il cinismo e la spudoratezza che appartengono, quelle si,  alla categoria sinistra della politica di ogni luogo e tempo e che invece non appartengono alla Destra, perchè la Destra, quella che non appartiene più a Fini, ha anche questo Valore nel suo DNA, il senso dell’onore e la fedeltà agli impegni, prima di tutto quelli morali. Cosicchè è assai improbabile che Fini sia in grado di elencare i Valori della Destra, che siano tali,  e universalmente noti,  sul palcoscenico del peggior strumento del regime di sinistra che impera da decenni nella Rai. Elencherà i suoi valori, se ne ha, salvo che non li confonda  con i valori degli immobili di Montecarlo,  ma quelli non hanno nulla a che vedere con la Destra. Piuttosto con la sinistra, non per niente egli è ormai il compagno Fini, aspirante comandante di un plotone di esecuzione incaricato di sparare alle spalle la Destra italiana. Ma stia attento che il plotone di esecuzione non gli si rivolti contro. Spesso i traditori  finiscono appesi allo loro stesso uncino. g.