LA FACCIA TOSTA DI FINI
Pubblicato il 16 novembre, 2010 in Politica | Nessun commento »
Fini da Fazio e Saviano ci è andato e ha monotanamente letto in tre minuti quello che secondo lui sono i valori della destra, riuscendo però ad addormentare quelli che lo ascoltavano. Che però si sono svegliati di colpo quando ha fatto riferimento al valore della meritocrazia e a quello della “legge uguale per tutti”. Infatti Fini in nome della meritocrazia ha fatto avere alla suocera, la madre della sua comapgna, un contratto in RAI di un milione e mezzo di euro per una trasmissione di intrattenimento, alla suocera che in vita sua oltre che cucinare bucatini all’amatricinana e favorire la liason d’amore tra la figlia e Gaucci, altro non ha fatto e lo stesso Fini in nome della meritocrazia pretendeva che la Rai desse un contratto al cognato con il “minimo garantito”, al cognato di cui non si sa che lavoro faccia, benchè abbia potuto acquistare sia pure a prezzo stracciato (300 mila euro) un appartamento a Montecarlo e una Ferrari che costa 400 mila euro che brucia benzina come fosse acqua. Quanto alla legge uguale per tutti, Fini ne sa qualcosa, visto che per la storia dell’appartamento di Montecarlo soffiato al partito e svenduto al cognato, la legge uguale per tutti è quella della Procura di Roma che ha chiesto l’archiviazione della vicenda, tenendo segreta la sua iscrizione nel registro degli indagati per il reato di truffa aggravata, anzi iscrivendolo nel registro lo stesso giorno in cui ne chiedeva appunto l’archiviazione con la incredibiokle motivazione che non c’è reato penale e che eventuali doglianze devono essere fatte valere in sede civile. Cioè a babbo morto. E questa è la legge uguale per tutti che Fini ha enfatizzato nei tre monotoni minuti di lettura sul palcoscenico di quei due faziosi di Fazio e Saviano che se non avesse tradito Berlusconi, col c…o che lo invitavano. g.