L’on. Casini è un bel tipo che quando parla, più che dire parole,  sembra emettere sentenze divine o che appiano dettate dall’Alto. Non c’è giorno che non pontifichi (cercando di togliere la scena a Fini) su tutto e sul contrario di tutto. Si è particolarmente specializzato nel ruolo di consigliere esterno e gratuito di Berlusconi. Al quale ogni giorno regala perle della sua saggezza invitandolo ad ascoltarlo, ad ascoltare lui e non  quelli che pur  sono dalla parte dell’interessato. Neppure nella giornata appena trascorsa della domenica (che quelli come lui fanno finta di dedicare alla preghiera e alla meditazione)  si è risparmiato,  prima invitando ancora una volta Berlusconi a dare ascolto a lui e a dimettersi prima del 14 dicembre e poi dichiarando, con la solita aria di chi  concede suo malgrado il suo alato pensiero, che lui parlerà il 15 dicembre quando,  se Berlusconi dovesse aver ottenuto, al più!, una striminzita fiducia alla Camera, lui, Casini, chiamerà il 118. Per la qualcosa vogliamo dare noi un consiglio a Casini, anche questo, per carità, gratuito e disinteressato: prenoti per tempo il 118 per sè, perchè il 15 dicembre potrebbero essere in  molti ad aver bisogjno del 118. E ci dispiacerebbe che proprio lui, Casini, che ne avrebbe più bisogno di altri, ne rimanesse privo. g.