Berlusconi è rinfrancato dagli ultimi sondaggi che benedicono il bipolarismo, bocciando il Terzo polo. Ecco perché il messaggio berlusconiano è chiaro: o di qua o di là. Da una parte i moderati, dall’altra gli altri.
Concetti ribaditi ieri sera in un intervento telefonico alla festa del Pdl alla Fortezza da Basso di Firenze. Ai 5mila presenti il premier lancia messaggi ottimistici: «Abbiamo sconfitto il tentativo di ribaltone. Gli avversari si sono alleati con l’unico scopo di eliminarmi ma la grande prova della Camera e del Senato ha sconfitto questo progetto. La fiducia del 14 è stato uno spartiacque importante per la democrazia: se avessero vinto loro saremmo tornati alla Prima Repubblica. Voglio finire la legislatura e sono convinto che il senso di responsabilità e la coscienza di molti parlamentari eletti con il Pdl farà naufragare questo disegno». Le urne non fanno paura, anzi: «State sicuri che governeremo. Se non ci riuscissimo – dice il premier – si andrà alle elezioni e le vinceremo alla grandissima».
Poi, spazio alle battute: «Sapete perché sono sempre così carino con le signore? Deriva dall’anagramma del mio nome: l’unico boss virile». E a Monica Faenzi, portavoce toscana del partito che gli chiede conto dell’anagramma del nome di Casini, risponde sicuro: «Perdi se andrai con Fini». La platea ride e commenta anche gli ultimi sondaggi che circolano nel Pdl.
In effetti, secondo l’istituto Demopolis, se oggi si andasse al voto le sinistre avrebbero il 38%; il Terzo polo – in forte calo – il 14; l’asse Pdl-Lega il 42%. Un recupero di 3 punti percentuali in una sola settimana. Insomma, l’alchimia terzopolista è destinata a fallire perché mera operazione di Palazzo.