Lo racconta Ronald Spogli, all’epoca ambasciatore americano a Roma, il 3 luglio 2008 in un cable rivelato ieri sera da Wikileaks e pubblicato sul giornale spagnolo El Pais.

Massimo D'Alema «La magistratura è la più grave minaccia allo Stato». E stavolta a dirlo non è Berlusconi o qualche falco del Pdl. Bensì Massimo D’Alema. Lo racconta Ronald Spogli, all’epoca ambasciatore americano a Roma, il 3 luglio 2008 in un cable rivelato ieri sera da Wikileaks e pubblicato sul giornale spagnolo El Pais. «Sebbene la magistratura italiana sia tradizionalmente considerata orientata a sinistra, l’ex premier ed ex ministro degli Esteri Massimo D’Alema ha detto lo scorso anno all’ambasciatore (Usa, ndr) che la magistratura è la più grande minaccia allo Stato italiano», si legge nel testo. In quello stesso cable Spogli cerca di spiegare a Washington che l’Italia da 15 anni tenta di riformare «un sistema giudiziario ferocemente indipendente» e che «la pratica abituale delle intercettazioni telefoniche pubblicate dalla stampa produce un grande imbarazzo a quelli che sono coinvolti». In quel periodo l’ambasciatore Usa annotava che i giornali italiani erano pieni di trascrizioni di registrazioni telefoniche e, incontrando Gianni Letta, Spogli spiegò a Washington che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio annunciava altre rivelazioni scottanti nelle settimane successive.

… D’Alema si è affrettato a smentiere sostenendo che trattasi di una bufala. E’ ovvio, quelle su Berlusconi sono oro colato, quelle su di lui sono …bufale. Così vede il mondo il leader “maximo” dei post comunisti italiani. Sempre alla rovescia. g.