Censurato dal “servizio pubblico”. Non è successo a un cittadino qualunque, ma al presidente del Consiglio. Ieri sera Silvio Berlusconi ha telefonato a sorpresa alla trasmissione Ballarò, dedicata quasi interamente alla vicenda Ruby, ma il conduttore Giovanni Floris, ormai in chiusura, ha deciso di non farlo intervenire in trasmissione. Lo ha riferito, prima della chiusura della puntata, lo stesso Floris.

“Ha telefonato – ha detto il conduttore – il presidente Berlusconi; ma visto come era andata l’ultima volta, lo abbiamo invitato a venire da noi la prossima settimana”. Floris si è riferito all’ultima telefonata del premier alla trasmissione, quando egli ha chiuso bruscamente e polemicamente la telefonata rifiutando di rispondere ad alcune domande. Dalla redazione di Ballarò, come per scusarsi, viene fatto presente che domenica scorsa il presidente del Consiglio era stato invitato a partecipare proprio alla trasmissione di questa sera. Nel frattempo gli hanno buttato giù il telefono in faccia. Il giornalista dice anche “naturalmente ribadiamo il nostro invito già per la prossima puntata: già da martedì il presidente del Consiglio potrà venire a Ballarò per confrontarsi con gli altri ospiti e per rispondere alle nostre domande”. E quanto alla puntata, per Floris è stata “una puntata utile, in cui si sono confrontate civilmente visioni molto diverse di quanto accaduto in questi giorni”.

.…..Insomma in Italia,  un modesto conduttore della televisione pubblica, pagato con i soldi dei cittadini la cui maggioranza ha votato per il presidente Berlusconi, può decidere di impedire al presidente del Consiglio, oggetto di una squallida puntata di un programma datato, di dire la sua sulla vicenda di cui è accusato di essere protagnista. Siamo alla frutta della democrazia in questo Paese! g.