DA FINI ALLA MELANDRI, MORALISTI PRIVI DI MEMORIA
Pubblicato il 22 gennaio, 2011 in Politica | Nessun commento »
Il Vaticano chiede più moralità, titolava ieri a tutta pagina il Corriere della Sera . Sai che notizia. È circa duemila anni che cardinali e papi (Benedetto XVI lo ha fatto anche ieri) ripetono con forza l’invito, ogni volta inascoltati e alcuni spernacchiati da anticlericali e laici. Il collegamento con il caso Ruby è indiretto ma sono in molti a giocarci sopra. Da Fini a Bersani, tutti applaudono il Papa e si autochiamano fuori dal monito che riguarda sicuramente più loro di Berlusconi, avendo la Chiesa a cuore problemi come l’aborto, il divorzio, le manipolazioni genetiche e i matrimoni gay ben più delle frequentazioni private.
Fa piacere che il primo quotidiano d’Italia dia tanto spazio all’autorevolezza del Santo Padre, le cui parole sono solitamente confinate in poche righe nelle pagine interne. Ma si sa, queste sono le ore della grande ipocrisia. Fini che si indigna per la telefonata di Berlusconi in Questura e nasconde sotto lo zerbino le sue alla Rai per fare avere appalti alla suocera. La Melandri, che da ministra di Prodi amava frequentare le feste in Kenia degli amici di Lele Mora e non pagare l’affitto di casa, va in tv e veste i panni indignati della grande moralizzatrice. Avviene tutto, e solo, nei salotti televisivi e sui giornali. Fa ridere vedere grigi opinionisti, intellettuali, donne con la puzza sotto il naso e tromboni attempati scodinzolare felici attorno a un gruppo di ragazzine dai costumi un po’ discinti ed elevarle a faro del Paese. Tutti lì, ad aspettare come vecchi bavosi un osso, cioè la nuova sensazionale rivelazione piccante che potrebbe cambiare il corso della (loro) storia.
Tra i più attizzati ovviamente c’è Michele Santoro. Altro che Lele Mora. Più che un giornalista ormai è l’agente di mafiosi e presunte escort. Pende dalle loro labbra, certifica le loro verità. Prendiamo Nadia Macrì, la ragazza che ha raccontato in diretta i regali e le super prestazioni di Berlusconi. La giovane ha mostrato in diretta gioielli e monili ricevuti in dono ad Arcore. Ha mentito. Il suo ex marito racconta oggi a il Giornale che quando li ha visti in tv si è arrabbiato non poco: quei regali glieli aveva fatti lui ed è in grado di provarlo.
Santoro quindi spaccia falsi. Quello che dovrebbe fare inorridire è che lo fa sulla tv di Stato. Non è l’unico. I giornalisti Rai di sinistra (quasi la totalità) hanno rotto gli argini. È una corsa a chi la spara più grossa. Li vedi, sono felici di zittire i pochi ospiti non allineati sulla tesi della Boccassini. Sorridono, irridono quando gli spieghi che questo è l’unico caso giudiziario dove le presunte vittime smentiscono di esserlo. Non sono stato concusso, dice il funzionario della Questura. Non sapeva che ero minorenne e non mi ha toccato, sostiene Ruby. Non conta. Noi stiamo pagando il canone per essere presi per il naso, violentati nell’intelligenza. Vogliono Berlusconi morto e prendere il suo posto. Ieri Berlusconi ha ufficializzato che non andrà da giudici che non hanno titoli per interrogarlo. E Bossi si è fatto scudo umano: Silvio si riposi, facciamo noi della Lega, ha detto il leader del Carroccio. Credo che ancora una volta abbiano stappato champagne ma la festa non ci sarà, se non eventualmente nell’urna (e non sarà la loro). Alessandro Sallusti, 22 gennaio 2011