Il Vaticano chiede più moralità, titolava ieri a tutta pagina il Corriere della Sera . Sai che notizia. È cir­ca duemila anni che cardinali e papi (Benedetto XVI lo ha fatto anche ieri) ripetono con forza l’invi­to, ogni volta inascoltati e alcuni spernacchiati da an­ticlericali e laici. Il collegamento con il caso Ruby è indiretto ma sono in molti a giocarci sopra. Da Fini a Bersani, tutti applaudono il Papa e si autochiamano fuori dal monito che riguarda sicuramente più loro di Berlusconi, avendo la Chiesa a cuore problemi come l’aborto, il divorzio, le manipolazioni genetiche e i matrimoni gay ben più delle frequentazioni private.

Fa piacere che il primo quotidiano d’Italia dia tanto spazio all’autorevolezza del Santo Padre, le cui paro­le sono solitamente confinate in poche righe nelle pa­gine interne. Ma si sa, queste sono le ore della grande ipocrisia. Fini che si indigna per la telefonata di Berlu­sconi in Questura e nasconde sotto lo zerbino le sue alla Rai per fare avere appalti alla suocera. La Melan­dri, che da ministra di Prodi amava frequentare le fe­ste in Kenia degli amici di Lele Mora e non pagare l’affitto di casa, va in tv e veste i panni indignati della grande moralizzatrice. Avviene tutto, e solo, nei salot­ti televisivi e sui giornali. Fa ridere vedere grigi opinio­nisti, intellettuali, donne con la puzza sotto il naso e tromboni attempati scodinzolare felici attorno a un gruppo di ragazzine dai costumi un po’ discinti ed elevarle a faro del Paese. Tutti lì, ad aspettare come vecchi bavosi un osso, cioè la nuova sensazionale ri­velazione piccante che potrebbe cambiare il corso della (loro) storia.

Tra i più attizzati ovviamente c’è Michele Santoro. Altro che Lele Mora. Più che un giornalista ormai è l’agente di mafiosi e presunte escort. Pende dalle loro labbra, certifica le loro verità. Prendiamo Nadia Ma­crì, la ragazza che ha raccontato in diretta i regali e le super prestazioni di Berlusconi. La giovane ha mo­strato in diretta gioielli e monili ricevuti in dono ad Arcore. Ha mentito. Il suo ex marito racconta oggi a il Giornale che quando li ha visti in tv si è arrabbiato non poco: quei regali glieli aveva fatti lui ed è in grado di provarlo.

Santoro quindi spaccia falsi. Quello che dovrebbe fare inorridire è che lo fa sulla tv di Stato. Non è l’uni­co. I giornalisti Rai di sinistra (quasi la totalità) hanno rotto gli argini. È una corsa a chi la spara più grossa. Li vedi, sono felici di zittire i pochi ospiti non allineati sulla tesi della Boccassini. Sorridono, irridono quan­do gli spieghi che questo è l’unico caso giudiziario dove le presunte vittime smentiscono di esserlo. Non sono stato concusso, dice il funzionario della Questu­ra. Non sapeva che ero minorenne e non mi ha tocca­to, sostiene Ruby. Non conta. Noi stiamo pagando il canone per essere presi per il naso, violentati nell’in­telligenza. Vogliono Berlusconi morto e prendere il suo posto. Ieri Berlusconi ha ufficializzato che non andrà da giudici che non hanno titoli per interrogar­lo. E Bossi si è fatto scudo umano: Silvio si riposi, fac­ciamo noi della Lega, ha detto il leader del Carroccio. Credo che ancora una volta abbiano stappato cham­pagne ma la festa non ci sarà, se non eventualmente nell’urna (e non sarà la loro). Alessandro Sallusti, 22 gennaio 2011