BERLUSCONI: LA SECONDA ONDATA E LE FINI COINCIDENZE, l’editoriale di Mario Sechi
Pubblicato il 27 gennaio, 2011 in Politica | Nessun commento »
La seconda ondata di intercettazioni è arrivata. Come avevo previsto, tra le nuove carte inviate dalla procura di Milano alla Camera dei deputati, abbondano il gossip, il lessico scosciato, l’amicizia tradita, la varia umanità e disumanità. L’effetto ai fini del processo che verrà mi pare nullo, a una prima lettura non vi sono cose che migliorano o peggiorano il quadro che già conoscevamo. Questo scenario in realtà fa apparire Berlusconi come una vittima del suo gioco hot, piuttosto che un diabolico tessitore di trame e corruttore delle anime belle. Per queste ragioni l’operazione di sputtanamento del premier sta conseguendo un solo risultato presso l’opinione pubblica: alimenta i dubbi sull’azione dei pm e fa crescere nel cittadino l’idea che vedersi piombare in casa propria la Buon Costume non sia una cosa buona e giusta.
Ancora una volta, colpisce la tempistica: le nuove carte arrivano il giorno della convocazione della Giunta per le autorizzazioni e 24 ore prima che a Montecitorio si discuta il dossier sulla casa di An a Montecarlo venduta a due società off-shore e poi affittata al cognato di Gianfranco Fini, Giancarlo Tulliani. La concatenazione di eventi è impressionante. Tutto questo accadeva mentre l’ennesimo assalto delle opposizioni al governo falliva (sfiducia al ministro Bondi respinta) e il partito che dovrebbe essere l’alternativa a Berlusconi, il Pd, si frantumava di fronte alle primarie truccate a Napoli. Ecco, questo è lo scenario reale al quale ci ha condotto l’inchiesta sulle mutande pazze del premier: non c’è alternativa politica, siamo al limite della rottura istituzionale e di fronte a noi c’è solo il caos. Mario Sechi, Il Tempo, 27 gennaio 2011
.……Questa mattina al Senato il ministro Frattini, rispondendo ad una interrogazione urgente presentata dal sen. Campagna del PDL, ha confermato che il governo dell’Isola di Santa Lucia ha confermato l’autenticità dei documenti che attribuisocno al cognato di Fini la proprietà delle due società a cui Fini autorizzò la vendita della casa di Montecarlo a prezzo stracciato e ha altresì confermamto l’inoltro della documentazione alla Procura di Roma. Prima che Frattini parlasse il “bellguaglione” (secondo la definizione di Prodi) Rutelli ha annunciato che il suo gruppo, cioè lui solo, avrebbe abbandonato l’Aula. Lo hanno seguito anche i senatori del PD, dell’Udc, e dell’IDV secondo i quali sarbbe irrituale la calendarizzazione della interrogazion ein 24 ore. Infatti, per costoro è rituale solo la intromisisone nella vita privata del premier da parte della Procura della Repubblica.