L’esultanza dei rivoltosi dopo la sentenza beffa di Monza

Ha rumore di pernacchia la decisione del giudice di Monza che ha prontamente liberato i due guerriglieri che ieri hanno aggredito le forze dell’ordine nei pressi della casa privata del premier. Non suoni vilipendio ma quella pernacchia sembra avere un preciso indirizzo: il Quirinale. Era stato il Capo dello Stato ha stigmatizzare con forza, anzi con inusitata e più che giustificata veemenza la guerriglia contro la abitazione privata del premier ed era sato il ministro dell’interno, Maroni, ad auspicare una ferma e dura condanna nei confronti dei facinorosi che tracimano la lotta politica nella guerriglia urbana. Il Capo dello Stato e il Ministro dell’Interno sono serviti. Il giudice di Monza ha stabilito che i due non debbano rimanere in galera perchè il loro comportamento durante i disordini “non è stato connotato da pariticolare gravità“. Chissà perchè allora la polizia che ha dovuto respingere l’assalto in assetto antiguerriglia li ha arestati. Poverini, i due mangiavano un panino o bevevano una coca e quindi non erano particolarmente violenti. E quindi…e quindi va da sè che la polizia ha compiuto un abuso, ha arrestato due poveri figli di mamma che stavano lì ad Arcore per i fatti loro. La verità è quella che a tutti balza agli occhi: contro Berlusconi tutto si può e chi tenta di  assaltare la sua residenza privata, pochi facinorosi eccitati dalle violenza verbali che maneggioni di professione gli scagliano addosso dalla mattina alla sera, la fanno franca grazie ad una Magistratura che è tutta intenta a spiare come fanno i guardoni  cosa fa Belrlusconi in casa sua dal buco della serratura e non si accorge di quel che accade alla luce del sole e sotto gli occhi di tutti. Può ancora qualcuno dubitare del fatto che la legge è uguale per tutti meno che per Berlusconi? g.

P.S- Ci auguriamo di non dover leggere dichiarazioni ipocrite e false da parte di soliti Fini e Casini come quelle che abbiamo letto stamani di condanna della guerriglia. Se dichiarazioni debbono fare siano di condanna per la decisione della Magistratura che ha mandato liberi gli aggressori, fornendo una specie di passaporto “morale” ai futuri aggressori del premier a casa sua. Ma anche questa suonerbebe falsa e ipocrita. Ce le risparmino! g.