FERRARA IN TV: SE LA STAMPA LIBERA NASCONDE LE NOTIZIE
Pubblicato il 26 febbraio, 2011 in Costume, Politica | Nessun commento »
Caricate, mirate, fuoco. Giuliano Ferrara ha il coraggio di chi sa ridere in faccia al plotone d’esecuzione. La scelta di andare su Raiuno, dopo il Tg, è in questo clima da caccia al berlusconismo una sfida a viso aperto. Non gli risparmieranno nulla. Diranno che è venduto, prezzolato, becero, volgare, una miserevole macchina del fango. Diranno che la sua intelligenza, la sua cultura, la sua ironia, sono un bluff che finalmente viene smascherato. Non ci sarà più un cane a leggere il Foglio come un quotidiano elegante e raffinato. La satira intelligente si scatenerà sulla ciccia e sui chili di troppo. Lo accuseranno di avere qualche parente camorrista e gli rinfacceranno di non essere come Bocchino al di sopra di ogni sospetto. L’Elefantino verrà linciato in piazza con la stessa ghigliottina con cui hanno tagliato la testa ai servi del padrone. L’odio verso il Cav ha vinto su ogni sentimento ragionevole. I giacobini hanno messo a tacere i moderati e si sono inventati un Paese sotto dittatura. Quando provi a spiegare, parlare, si mettono le mani alle orecchie e ti danno del venduto. Scusate, ma ci siamo rotti le scatole di questa storia. Ferrara non può andare in Rai, Travaglio sì. Il Giornale qualsiasi notizia dia è fango, Repubblica e Fatto posso sputtanare chiunque non la pensi come loro perché è libertà di stampa. Il Giornale manipola il linguaggio, loro fanno giornalismo d’inchiesta. Se Ostellino sul Corriere prova a esprimere una mezza opinione viene marchiato d’infamia e finisce nelle retrovie. Ma nessuno alza la mano per dire che gli editoriali del Fatto sparano puntualmente sulla dignità umana degli altri. Avete mai letto cosa scrive Travaglio di Ostellino? Non contrasta le sue idee, punta a denigrare l’uomo. Qualche sera fa il comico Vergassola, in tv sul divano della Dandini, ha sparato una battuta: «Berlusconi ha chiesto il numero di telefono di Naomi Campbell? Gli mancava una negra per finire la collezione ». L’avesse detta qualcuno vagamente non anti Cav sarebbe stato massacrato. In quel caso non è satira, ma razzismo. Ma nessuno qui, in questo giornale bastardo, darà mai del razzista a Vergassola. È satira, più o meno divertente, più o meno volgare. C’è sempre qualcuno, però, che si sveglia per impartire la sua lezione di giornalismo. I rimbrotti, chiaramente, sono per noi. L’ultimo è Pierluigi Battista. Pigi si scandalizza in video, sulla rubrica che ha sul Corriere Tv , il Sorpasso, per il titolo del Giornale sugli arresti in Puglia. È uno scandalo che mette in forte imbarazzo il Pd, svela malcostumi e raccomandazioni, e sfiora anche il pio Vendola. L’accusa è che non siamo garantisti. Abbiamo già condannato il senatore Tedesco. Non è così. Per noi Tedesco resta innocente fino alla sentenza. Ma non si può non notare che la Puglia di Vendola non sia un paradiso di etica sanitaria. Non si può non registrare che l’ex assessore Tedesco è stato portato in Senato per salvarlo dallo scandalo. Non si può non vedere, oggi, che la notizia barese è stata nascosta da chi campa con le procure antiberlusconiane. Minimizzata. Da Fatto , Repubblica ,Unità e dallo stesso Corriere . Per Battista questa è la prova che nonbisogna credere più di tanto a quello che scrivono i giornali. Compreso il suo, che l’editorialista del Corriere evita di citare. Ma quale mostro il buon Battista sbatte in prima pagina? Il Giornale , naturalmente. Siamo alla fiera dell’ipocrisia. È ora che i maestri del giornalismo comincino a guardare il fango che sprizza dai loro occhi. Oppure siete troppo ciechi per vederlo?