FINI, IL PERIPATETICO DALLE FALSE PROMESSE
Pubblicato il 1 marzo, 2011 in Politica | Nessun commento »
L’on. Fini, presidente della Camera grazie a Berlusconi e leader del minipartito FLI per tradimento consumato, da qualche giorno, ripresosi un pò dallo scoramento provocatogli dalla scomparsa del gruppo parlamentare al Senato e dalla decimazione di quello alla Camera, si è messo a rubare il mestiere alle passeggiatrici che “ornano” le nostre città e le strade del nostro bel Paese. Lo steso Fini che alla campagna elettorale per le regionali del 2010, non un secolo fa, nemmeno un anno fa, ostentatamente si rifiutò di prendervi parte invocando il suo ruolo “terzo” di terza carica dello Stato, ma che in realtà ne disertò la battaglia sperando in un tracollo del centrodestra e in una sconfitta di Berlusconi, ora ha messo da parte la sua “terzietà” e si è messo a girare i talkshow e le redazioni giornalistiche tutte di sinistra per attaccare Berlusocni e il governo della maggioranza che lo aveva eletto al ruolo di “terzo” Si è fatto intervistare da Santoro, poi dall’Espresso, e ieri sera da Lilli Gruber, ex parlamentare postcomunsita, sulla 7. Il tema centrale delle sue intemerate naturalmente il centrodestra e Berlusconi, il tutto condito dal suo esasperato narcisismo. Borioso come al solito, indisponente e altezzosamente issato sul trono dei tronfi, Fini nelle sue uscite televisive e giornalistiche, ha detto di tutto e di più, autoincensandosi come depositario di tutte le verità, anzi della Verità, tout court. E’ evidente, però, e traspare tra le riga e tra le stesse parole di Fini la sua disperazione per aver dovuto constatare che tra lui e Berlusconi, nonostante quest’ultimo ce la metta tutta per dargli ampi vantaggi, l’elettorato di centrodestra non ha dubbi, continua a scegliere Berlusconi visto che i sondaggi, gli ultimi, danno il PDL al 30,6% e il suo FLI al 3,1%, destinata questa percentuale a ulteriormente dissolversi allorchè si incomincerà a sparare (elettoralmente) sul serio. Ma sin qui si è nella normalità della politica. Dove invece si entra nel campo di quella che fuori della politica si potrebbe definire “truffa in commercio” è l’ultima “promessa” fatta proprio dinanzi ai microfoni della Gruber: se il progetto del FLI fallisse, lascio la politica. Proprio così ha detto, ovviamente vaporosamente pomposo Fini, ripetendo un copione già letto. Nel recente passato, a proposito della casa di Montecarlo, giurò che se si fosse accertato che quella casa era del cognato lui si sarebbe dimesso da presidente della Camera…infatti accertato oltre ogni ragionevole dubbnio che quella casa è di proprietà del cognato, Fini si è guardato bene dal mantenere la promessa, anzi si è scordata dall’averla fatta. Per quanto riguarda il FLI, il progetto è già fallito, tanto che per arginare la dissolvenza del gruppo alla Camera ha dovuto far ricorso alla mozione degli affetti per trattenere (ma non per molto…) gli onorevoli Urso e Ronchi, profondamente delusi e maramaldeggiati da Fini al momento di “nominare” gli organigrammi del partito, affidati ai pretoriani di Bocchino. Per cui Fini fa una promessa che già non ha mantenuto. E pretende di dare lezioni a tutti, ma è lui che dovrebbe andare a lezione. Di moralità politica. g.
A PROPOSITO DI FINI, HANNO DETTO
Bondi: dopo Fini sarà difficile ridare sobrietà alla presidenza della Camera
“Dopo che Fini avrà lasciato il suo attuale incarico istituzionale sara’ difficile restituire alla presidenza della Camera il suo ruolo di imparzialità di indipendenza e di sobrieta’ istituzionale”. Lo ha affermato il una nota il ministro Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, commentando l’intervista del presidente della Camera Gianfranco Fini a Otto e mezzo.
Biotestamento/Quagliariello: Fini almeno legga il testo
“Alla Camera sta per aprirsi la discussione sul testamento biologico. Ci limitiamo ad augurarci che il presidente Fini si prenda almeno il disturbo di leggere il testo del disegno di legge prima che arrivi nell’Aula che presiede, cosi’ la prossima volta si evitera’ la brutta figura di andare in televisione a declamare il Catechismo per contestare il ddl Calabro’ senza accorgersi che il ddl Calabro’ e il Catechismo sull’accanimento terapeutico dicono la stessa identica cosa: lo vietano”. Lo ha detto Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo Vicario del PdL al Senato, durante la presentazione del libro “Ri-Animazione” di Alberto Zangrillo.
Gasparri: Fli come An? Una grande bugia
”Fli come An dice Fini? Una grande bugia. An non si e’ mai trasformata in una stampella per la sinistra. E non avrebbe mai votato la sfiducia a un governo di centrodestra insieme a D’alema. Non si confondano le confusioni personali con la storia della destra”. E’ quanto afferma il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, commentando le dichiarazioni di Gianfranco Fini a Otto e mezzo.