Bandiere leghiste alla Camera
Federalismo: da Camera sì a fiducia

ROMA -  La Camera conferma la fiducia al governo approvando la risoluzione di maggioranza relativa al testo sul federalismo fiscale municipale. La risoluzione è passata con 314 sì e 291 no e 2 astenuti. Ad astenersi sono stati i due deputati delle Minoranze linguistiche, Brugger e Zeller. I deputati in missione erano sette, di cui due del Pdl (i presidenti di commissione Gianfranco Conte e Paolo Russo), Salvatore Lombardo e Carmelo Lo Monte dell’Mpa (che pure aveva svolto la dichiarazione di voto per il suo partito), la Liberaldemocratica Daniela Melchiorre, Luca Volonté dell’Udc e Mario Brandolini del Pd. A non partecipare al voto sono stati in 15. Per la maggioranza erano assenti Giancarlo Abelli e Giuseppe Palumbo del Pdl, Daniele Molgora della Lega, Antonio Gaglione e Calogero Mannino del gruppo Misto. Quanto all’opposizione, non hanno risposto alla chiama Andrea Ronchi e Giulia Cosenza di Fli, Roberto Commercio e Ferdinando Latteri dell’Mpa, Sergio Piffari di Idv, Marco Fedi e Maria Paola Merloni del Pd e Anna Teresa Formisano e Luca Volonté dell’Udc. Alla chiama non ha risposto neppure il liberaldemocratico Italo Tanoni. L’unico gruppo presente con il 100% dei suoi deputati è stato Iniziativa Responsabile.

LEGHISTI SVENTOLANO IN AULA BANDIERE DEL NORD – Tutti i deputati della Lega hanno sventolato nell’Aula della Camera le bandiere delle regioni del Nord e con il sole delle Alpi, dopo che il vicepresidente Antonio Leone ha proclamato il risultato della votazione sulla fiducia sul federalismo municipale. Fra i leghisti c’era anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che si e’ unito all’applauso dei deputati del Carroccio. Vedendo la scena, Leone ha chiesto l’intervento dei commessi per rimuovere le bandiere sospendendo brevemente la seduta.

BERLUSCONI IN AULA METTE POCHETTE LEGA – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha messo nell’Aula della Camera al suo taschino un fazzoletto verde della Lega dopo aver votato la fiducia sul federalismo municipale. Dopo aver espresso il voto, Berlusconi ha raggiunto i deputati del Carroccio che seguivano la votazione dai loro banchi: il ministro dell’Interno Roberto Maroni, gli ha passato una pochette verde che Berlusconi, sorridendo, ha messo nel taschino della giacca. Dopo si e’ fermato a ridere e a scherzare con i deputati leghisti che hanno mostrato di apprezzarne le battute. Poco prima, un deputato della Lega aveva dato la pochette verde a Domenico Scilipoti del gruppo Iniziativa responsabile. Anche Scilipoti, come dopo avrebbe fatto il presidente del Consiglio, ha indossato il fazzoletto nel taschino della propria giacca.

BOSSI SODDISFATTO, ASSE CON BERLUSCONI? E’ L’UNICO CHE CI HA DATO VOTI – “Berlusconi è stato l’unico a darci i voti per il federalismo”. Umberto Bossi risponde così a chi gli chiede se l’asse con il premier sia solido. “Gli altri – aggiunge – mi hanno detto ‘Fai saltare il miliardario e domani ti votiamo il federalismo’, ma Berlusconi i voti in Bicamerale me li dava subito. Non ci possono chiedere di mettere a repentaglio un risultato acquisito”. “Se uno accetta di far pace – spiega – vota a favore, poi può essere che si aprono degli spazi…”.

CALDEROLI, PROVVEDIMENTO STORICO PER IL PAESE – “E’ stato approvato un provvedimento importante e storico per il Paese e c’é anche la solennità dell’Aula a certificarlo”. Così Roberto Calderoli esprime soddisfazione dopo l’approvazione definitiva del federalismo municipale con il voto della Camera. “Sono aumentati anche i sostenitori, coloro che hanno votato a favore. E’ un dato di cui si deve tener conto”, spiega il ministro della Semplificazione legislativa che con il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, è indicato come uno dei padri della riforma federalista. “La maggioranza sta crescendo – aggiunge Calderoli – Bisogna tener conto di chi era assente per malattia e in missione. E’ bene averla certificata in un punto nodale della legislatura”. Fonte: ANSA, 2 marzo 2011