Profughi a bordo di un barcone provenienti dalla Tunisia

Profughi a bordo di un barcone provenienti dalla Tunisia

Un altro barcone, il dodicesimo nel giro di poche ore, è stato avvistato poco fa da un Atr 42 della Guardia di Finanza a poche miglia da Lampedusa. A bordo, secondo una prima stima, vi sarebbero una cinquantina di migranti.

Intanto sono cominciati questa mattina i trasferimenti degli immigrati sbarcati nelle ultime ore a Lampedusa. I primi cento sono partiti con un aereo diretto verso Il Cpt di Crotone, altri 64 sono stati imbarcati sul traghetto di linea “Palladio” diretto a Porto Empedocle. Nel Centro di contrada Imbriacola si trovano ancora un migliaio di profughi, quasi tutti tunisini. Il ponte aereo predisposto dal Viminale dovrebbe proseguire per tutta la giornata, in modo da consentire lo svuotamento della struttura come ha assicurato ieri il ministro dell’Interno Roberto Maroni al sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis. Questa mattina, intanto, si è alzato nuovamente in volo l’Atr 42 della Guardia di Finanza, che ieri aveva avvistato gli undici barconi poi approdati a Lampedusa, per una ricognizione nel Canale di Sicilia.

Dopo una notte di fermento e via vai, sono stati tra i 300 e i 400 gli uomini che nelle prime ore del mattino di oggi sono riusciti ad imbarcarsi al porto tunisino di Zarzis e prendere il largo diretti in Italia. Auto e camion pieni di ragazzi pronti a partire sono giunti al porto dove molti di loro hanno acquistato per 2500 dinari (1400 euro, questo l’attuale ‘prezzo di mercato’) il loro ‘biglietto per una vita nuova’. Le ‘adesioni’ si raccolgono al bar dove da giorni si aggirano persone che prendono nomi e compilano liste. A decine i ragazzi arrivano sulla spiaggia al buio a fari spenti in attesa che i controlli dell’esercito si allentino e potersi così imbarcare sulle piccole barche necessarie per raggiungere le quattro più grandi imbarcazioni che aspettano al largo. La traversata fino a Lampedusa dirà tra le 10 e le 12 ore, in particolare adesso che il mare è tornato molto calmo. Con l’alzarsi del sole, al mattino al porto di Zarzis non si vede più quasi nessuno: chi ce l’ha fatta è partito, chi resta aspetta in macchina e conta i soldi.