Il Pdl e il Carroccio hanno trovato la quadra. L’intesa sulla Libia c’è. A Palazzo Madama è pronta la bozza della risoluzione unitaria di maggioranza sull’intervento contro Gheddafi. Il nuovo testo è “completamente diverso, più ampio e analitico” di quello votato quattro giorni fa dalle commissioni Esteri e Difesa delle Camere e a cui la Lega non aveva preso parte.

Maurizio Gasparri lascia il vertice di maggioranza sul dossier Libia a Palazzo Madama. E’ soddisfatto per la bozza di risoluzione. “C’è stata condivisione da parte di tutti i gruppi di maggioranza. Si tratta di una posizione unitaria di Pdl e Lega sulla quale spero possa esserci convergenza degli altri gruppi parlamentari”, spiega il presidente dei senatori del Pdl. Con l’opposizione ancora nessun contatto: “Non ho ancora sentito la Finocchiaro, anche perché abbiamo appena concluso la riunione ma l’opposizione riceverà la bozza presto”. La mozione, pur ampliata, avrebbe rispettato i distinguo del partito guidato da Umberto Bossi: affidare il comando delle operazioni alla Nato; applicare testualmente la risoluzione dell’Onu; tutelare gli interessi dell’Italia in Libia per quanto riguarda gli accordi su gas ed energia; condivisione degli oneri che derivano al nostro paese a causa dell’emergenza umanitaria; esigenza di pattugliamento delle acque internazionali come deterrente contro il traffico degli esseri umani.

Il Pd resta favorevole al testo sull’intervento in Libia che fu votato dalle commissioni parlamentari il 18 marzo scorso e, in attesa di valutare la nuova bozza uscita dal vertice Pdl-Lega, esprime contrarietà ad eventuali «pasticci» che dovessero essere inseriti per ricompattare il centrodestra. È questo l’orientamento che è emerso dalla riunione del coordinamento del Pd allargata ai parlamentari e alla segreteria in vista della discussione sulla missione italiana in Libia che si terrà oggi al Senato e domani alla Camera. A quanto hanno riferito alcuni partecipanti, i vertici del Pd vorrebbero che dal Parlamento emergesse un consenso unitario sull’intervento italiano in Libia e quindi non si esclude l’eventualità di una astensione incrociata tra le mozioni di maggioranza e opposizione, ma c’è anche preoccupazione per il contenuto del nuovo testo predisposto da Pdl e Lega. «Dipende da quanto propagandistiche e trogloditiche saranno le concessioni che il Pdl ha fatto alla Lega», ha detto un dirigente Democratico. Quanto poi ai «casi di coscienza» nel partito, nella riunione è stato sottolineato che, pur ammettendo singoli casi, bisogna evitare di apparire divisi su una questione così rilevante. 23 MARZO 2011