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Lettera dei genitori: amarezza e sdegno per chi invade il nostro dolore

BREMBATE SOPRA (BERGAMO) – “Vorremmo esprimere pubblicamente il nostro sentimento di amarezza e di sdegno nei confronti di chi, in maniera spasmodica e pressante, continua ad invadere il nostro dolore di famiglia angosciata da un dramma indescrivibile”. Comincia così la lettera affidata all’ANSA in cui la famiglia Gambirasio esprime il suo disappunto per la messa in onda di alcuni video e immagini di Yara, la tredicenne di Brembate Sopra (Bergamo) scomparsa il 26 novembre scorso e trovata uccisa dopo tre mesi in un campo. “Non capiamo e non giustifichiamo questo continuo accanimento giornalistico nella ricerca di fotografie o di video raffiguranti Yara” hanno aggiunto con fermezza papà e mamma Gambirasio, che prima della pubblicazione delle immagini avevano già espresso la loro contrarietà.

“Stiamo cercando di ricostruire un nuovo equilibrio familiare ed il clima che state creando non ci sta aiutando”. E’ questa l’accusa lanciata oggi ai media dalla famiglia di Yara Gambirasio, che sottolinea all’ANSA l’enorme difficoltà che vive dopo il lutto che l’ha colpita, aggravato anche dalla mancanza di un colpevole a quattro mesi dall’omicidio. Questo il testo integrale della lettera: “Vorremmo esprimere pubblicamente il nostro sentimento di amarezza e di sdegno nei confronti di chi, in maniera spasmodica e pressante, continua ad invadere il nostro dolore di famiglia angosciata da un dramma indescrivibile. Non capiamo e non giustifichiamo questo continuo accanimento giornalistico nella ricerca di fotografie o di video raffiguranti nostra figlia Yara. Rimarchiamo la nostra volontà di non autorizzare l’emissione di queste immagini, che ai fini investigativi non sono di alcuna utilità. Vi preghiamo di non nascondervi dietro il paravento del diritto di cronaca, abbiate semplicemente rispetto ed umiltà per la nostra situazione. Stiamo cercando di ricostruire un nuovo equilibrio familiare ed il clima che state creando non ci sta aiutando. Infinitamente grati, Famiglia Gambirasio”. Fonte ANSA, 2 APRILE 2011

…….Sin qui la supllica del papaà e della mamma della piccola Yara la cui tragica fine ha addolorato tutti, perchè si spengano i riflettori dei mass media sulla tragedia e sopratutto la si smetta di pubblicare video e foto che ritraggono la loro sfortunata bambina prinma della tragedia, quando era una giovinetta che si affacciava alla vita e intanto si allenava per divenire una grande atleta. Il bruto e/o i bruti che l’hanno assassinata ne hanno stroncato la vita, le speranze, il futuro con bestiale cattiveria. Non serve alle indagini, hanno ragione i gentori di Yara, trasmettere ad ogni occasione le immagini felici, nè serve sempre alle indagini trasmettere stancamente da parte delle tante trasmisisoni televevisive gli assordanti dibattiti tra presunti esperti che dicono e ripetono stancamente le loro ipotesi, talvolta del tutto campate in aria, pretendendo ogni volta di scoprire nuove verità. Ciascuna di queste trasmissioni, che si nasocndono dietro il cosiddetto diritto di cronaca, affonda nel cuore e nell’aniam dei genitori la lama della disperazione che si sposa con lo sgomento per indagini che a quattro mesi dalla scomparsa di Yara e della sua uccisione, brancolano nel buio più assoluto. Si abbia rispetto, quindi, per il dolore dei genitori, per la loro disperazione e il diritto di cronaca lasci il campo al dovere del rispetto verso la sofferenza indicibile dei genitori e degli altri familiari così tanto provati da un delitto orrendo del quale ora quel che conta è assicurare alla Giustizia l’autore o gli autori. g.

LA TRAGEDIA DI YARA: LA FAMIGLIA CHIEDE CHE SI SPENGANO I RIFLETTORI

Pubblicato il 2 aprile, 2011 in Costume, Cronaca | Nessun commento »

Lettera dei genitori: amarezza e sdegno per chi invade il nostro dolore

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