NAPOLI – Futuro e Libertà a Napoli “molla” Raimondo Pasquino e si schiera con Gianni Lettieri: il terzo polo si scioglie al primo sole primaverile. Ma dentro la compagine dei finiani si scatena il caos: da una parte Rivellini che ottiene anche il sostegno di Urso, dall’altra Bocchino.

L’annuncio-choc viene dal coordinatore regionale dei “finiani” Enzo Rivellini: «Ho avuto modo di rilevare – spiega l’europarlamentare – dopo questi primi giorni di campagna elettorale per il Nuovo Polo per l’Italia, il rigetto dalla gran parte dei cittadini avvicinati rispetto a qualunque ipotesi di perpetuazione anche simulata di poter fungere da stampella delle sinistre a Napoli. Quindi, dopo aver rimesso nel primo pomeriggio di lunedì 4 aprile, nelle mani di Pier Ferdinando Casini – aggiunge Rivellini – il mio mandato di coordinatore regionale campano del Nuovo Polo per l’Italia, vi annuncio che Futuro e Libertà a Napoli appoggerà da subito la campagna del candidato del centrodestra Gianni Lettieri così da vincere subito al 1° turno».

CONSULTAZIONE – La scelta di Fli a Napoli di sostenere al primo turno il candidato del Pdl è destinata ad avere ripercussioni molto importanti sulla campagna elettorale, e inevitabili riflessi di carattere nazionale. Ma Rivellini spiega di essere giunto a questa decisione dopo un’ampia consultazione della base, e dopo aver registrato le tantissime perplessità dei militanti sulla scelta di sostenere il candidato dell’Udc: «Confermando l’alleanza di Futuro e Libertà con i cittadini piuttosto che coi partiti – precisa – riteniamo di non potere in alcun modo agevolare una qualunque ipotesi, per quanto pallida, di vittoria delle Sinistre a Napoli, visto che sono responsabili della distruzione dell’anima prima ancora che della struttura della nostra città».

ANATEMA DI BOCCHINO – Da Roma arriva la presa di posizione di Italo Bocchino, che sconfessa la linea di Rivellinie sancisce una clamorosa spaccatura all’interno di Fli: «Le dichiarazioni dell’onorevole Enzo Rivellini rappresentano una posizione personale che non coinvolge Futuro e Libertà. Il nostro impegno – afferma il vicepresidente nazionale di Fli – per la costruzione del Terzo Polo in occasione delle amministrative nelle grandi città resta tale a Napoli come a Milano, a Torino come a Bologna, e pertanto è indiscutibile anche nel capoluogo campano la nostra alleanza con Udc, Api e Mpa, e il nostro sostegno convinto al candidato sindaco Raimondo Pasquino. Per garantire il rispetto di tali indicazioni e della linea politica indicata dall’Assemblea Costituente di Milano, l’uso del simbolo di Futuro e Libertà per le elezioni amministrative in Campania è stato delegato al coordinatore nazionale, Roberto Menia».

Ma in difesa di Enzo Rivellini accorre Adolfo Urso, uno dei leader nazionali di Fli, presidente della fondazione Farefuturo: «Comprendo le ragioni del coordinatore regionale Enzo Rivellini – sottolinea Urso – a fronte della situazione estremamente grave in cui versa la città di Napoli e alle speranze di cambiamento che Futuro e Libertà ha suscitato tanto più in Campania sia sul piano morale che programmatico ed auspico che si possa trovare una soluzione condivisa in sintonia con la volontà degli iscritti e di coloro che hanno creato Fli nel territorio». Urso “blinda” anche la leadership regionale di Rivellini: «Non servono atti di imperio – conclude – che possono ingenerare ulteriori strappi ma il confronto sul merito dei problemi e il rispetto delle regole interne».

«Futuro e Libertà sceglie di essere protagonista nella svolta che insieme vogliamo regalare a Napoli. È la naturale collocazione di uomini e donne che in questi anni si sono spesi contro il malgoverno della sinistra e che oggi si preparano ad una battaglia che ci condurrà a Palazzo San Giacomo», dice, in una nota, il candidato sindaco del centrodestra Gianni Lettieri. «Posizioni di testimonianza o peggio di sostegno all’amministrazione rappresentano un danno per Napoli. Con l’onorevole Rivellini, che ancora una volta ha manifestato il suo amore per la comunità napoletana, avvieremo un lavoro comune per individuare le priorità sulle quali lavorare», conclude Lettieri. Carlo Tarallo, Il Corriere del Mezzogiorno, 6 aprile 2011