d

“Tra tutte le colpe che mi addossano ora c’è anche quella di essermi scelto il mio successore…”. Silvio Berlusconi sceglie l’arma dell’ironia per “commentare” l’eco delle sue parole sull’investitura di Angelino Alfano. Il premier, incontrando i vertici del partito a palazzo Grazioli, ha spiegato che il suo successore sarà scelto dal partito. Non mi prendo certo questa responsabilità, lo sceglieremo tutti insieme, ha sottolineato il Cavaliere. Il presidente del Consiglio non ha fatto alcun cenno ad una tentazione di fare un passo indietro e all’intenzione di non candidarsi per la prossima legislatura. “Io sono convinto che il presente di Berlusconi sarà ancora molto lungo e che ogni discussione che riguardi il futuro è assolutamente prematura”, ha commentato anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

Discussione “prematura”, ha insistito Alfano, “non fosse altro per il motivo evidente che in tutte le democrazie occidentali il presente e il futuro dei leader lo stabiliscono gli elettori e mi pare che gli elettori abbiano suggellato ancora una volta in quest’ultimo triennio il loro favore nei confronti del presidente del Consiglio il quale peraltro ha una maggioranza solida in Parlamento”. Anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, fa sapere di occuparsi solo del presente: “Credo che Berlusconi abbia fatto bene a dire che abbiamo una robusta classe dirigente che ha avuto il merito di formare in questi anni”. “Il suo movimento politico è un robusto collettivo di persone – ha spiegato Sacconi – non entro nel merito. Mi occupo del presente e non del futuro”.