BERLUSCONI A MATTINO 5: SI ALLLE PRIMARIE MA SENZA INFILTRATI DI SINISTRA
Pubblicato il 3 giugno, 2011 in Politica | Nessun commento »
Sul nucleare: “L’esito del referendum non ha nulla a che vedere con il governo, se i cittadini non vorranno le centrali, noi ne prenderemo atto”.
Io non sono contrario” alle primarie “purché si arrivi ad essere certi” che i votanti siano dei veri sostenitori del Pdl e non degli “infiltrati di sinistra”, magari con una “sorta di registro di coloro”. “Riconosco la sconfitta” alle amministrative, alle comunali “abbiamo subito un gol ma continuiamo a vincere e a condurre per 4 a 1″. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi parlando nel corso della trasmissione televisiva “Mattino5″. “Il governo paga dazio in momenti di crisi ed anche la scelta dei candidati ha pesato”. Il presidente del Consiglio ha aggiunto che la “tenaglia” dell’informazione, “soprattutto della Rai e de La7″, ha fatto il resto tanto che gli elettori moderati disgustati non hanno votato.
SU TREMONTI Noi e gli italiani dovremmo fare un monumento a Tremonti e a tutto il governo” ha poi proseguito il premier durante la telefonata con Maurizio Belpietro su canale 5. “Stiamo uscendo dalla crisi senza usare gli strumenti di altri paesi europei” ha continuato Berlusconi, “non abbiamo aumentato nessuna imposta e non abbiamo messo mai, mai le mani nelle tasche degli italiani”. Berlusconi ha ricordato che in altri paesi europei si è “ridotta la cassa integrazione” mentre in Italia “è stata data a tutti i lavoratori” rimasti disoccupati, che non “si sono messe nuove tasse”, che insomma “siamo usciti dalla crisi” senza i provvedimenti adottati da altri paesi europei.
REFERENDUM L’esito del referendum «non ha nulla a che vedere con il governo, se i cittadini non vorranno il nucleare, noi ne prenderemo atto». Il premier, che ribadisce la linea della «libertà di scelta» agli elettori, definisce quello sul nucleare un voto «inutile» perchè avviene su un quesito il cui oggetto, la localizzazione delle centrali, è era disciplinato da norme che «sono già state abrogate». L’esecutivo, comunque, «si astiene» dal dare indicazioni, e si atterrà alla volontà degli elettori, assicura il premier. Quanto al referendum sull’acqua, per il Cavaliere il quesito è «fuorviante» perchè non è in discussione la privatizzazione dell’acqua ma l’eliminazione degli sprechi. 3 GIUGNO 2011