LIBERI, SERVI E TESTIMONI DI SINISTRA
Pubblicato il 7 giugno, 2011 in Costume, Politica | Nessun commento »
Domani, dalle 10, al Teatro Capranica a Roma, ci si rimette in gioco per amore del Cav., a due passi da Montecitorio. Partecipano Libero, il Tempo e il Giornale. Ogni proposta è benvenuta e l’ingresso è libero, anche per Berlusconi
Domani, al teatro Capranica, i servi liberi e forti del Cavalier Silvio Berlusconi si rimetteranno in gioco perché, sì, a Milano s’è perso, ma non si può accettare di avvizzire così. E mentre altrove si affilano coltelli e si ripassan motti legalitari – col dubbio che si finisca, alla prima occasione, in una baruffa fratricida – al Capranica, dalle 10 del mattino, la stagione concertistica lascerà spazio alla “Festa per il caro amico Silvio. Libera adunata dei servi del Cav.”. Ci sarà, come si conviene, anche il festeggiato, che farà capolino a mezzogiorno e dirà la sua.
Apriranno la discussione gli interventi di quelli che, con orgoglio e sprezzatura, rivendicano l’ossimoro di “libero servo” del berlusconismo. Inizierà Giuliano Ferrara, seguito dai direttori del Giornale, Alessandro Sallusti, del Tempo, Mario Sechi, e di Libero, Maurizio Belpietro e Vittorio Feltri. Si andrà avanti fino al primo pomeriggio con gli interventi. L’ingresso, ovviamente, è libero e il teatro è a due passi da Montecitorio.
Ma non sarà una seduta di psicoanalisi collettiva né un raduno per nostalgici che non si rassegnano alla fine dello spirito del ’94. Ci saranno testimonianze politiche di sinistra: Piero Sansonetti, direttore del settimanale gli Altri, Ritanna Armeni, columnist del Riformista, e la giornalista femminista Marina Terragni prenderanno la parola. “Dirò che non si può uscire dalla crisi di questa egemonia culturale guardando indietro, sarebbe come se la sinistra degli anni 90 avesse invocato un ritorno al ’75”, dice Ritanna Armeni, che parlerà “perché credo che chi mi ha invitato non si aspetti nessuna compiacenza e perché non sono abituata a rifiutare il dialogo”. “Ho una scarsissima speranza che Berlusconi possa andare avanti e trovo che discuterne sia molto utile”, dice Marina Terragni. “Il tentativo di andare oltre Berlusconi è una grande occasione per la sinistra, che ormai ha mutuato tutti gli aspetti del Cav., tranne il garantismo, che di per sé sarebbe tipicamente di sinistra”, dice Sansonetti.
Dalle colonne di questo giornale si sono proposte le primarie, si è chiesto al Cav. di vincere la riluttanza a essere se stesso, si è provato a indicare possibili sfidanti. Domani, con chi viene, si continua. Perché, come insegna Baldassarre Castiglione, anche il servo può rendere virtuoso il principe. Basta che, con i suoi consigli, si assicuri che “sempre sappia la verità d’ogni cosa, e s’opponga agli adulatori, ai malèdici ed a tutti coloro che machinassero di corromper l’animo di quello con disonesti piaceri” (“Il cortegiano”, IV, XLVI). Fonte: Foglio quotidiano, 7 giugno 2011