RIDEFINITA LA MANOVRA, INTERVENTO SULLE PENSIONI, ABOLIZIONE DELLE PROVINCIE, DIMEZZAMERNTO DEI PARLAMENTARI
Pubblicato il 29 agosto, 2011 in Economia, Politica | Nessun commento »
Si è concluso dopo circa sette ore il vertice di maggioranza ad Arcore con Silvio Berlusconi e Umberto Bossi per trovare un accordo sulle modifiche alla manovra finanziaria. Diverse auto hanno lasciato villa San Martino con Fabrizio Cichitto, Maurizio Gasparri, Roberto Maroni e Giancarlo Giorgetti. Nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni anche se Gasparri dall’auto ha fatto segno di “ok” col pollice sollevato.
Nessuna modifica all’Iva, soppressione di tutte le province e dimezzamento del numero dei parlamentari per via costituzionale. È quanto si sarebbe stabilito nel corso del vertice di maggioranza ad Arcore. Decisa l’abolizione del contributo di solidarietà che sarà sostituito con un intervento sulle pensioni. Le pensioni verranno calcolate in base “agli effettivi anni di lavoro”, escludendo quindi dal calcolo dell’anzianità gli anni relativi all’Università e al servizio militare obbligatorio, che manterranno invece la loro validità relativamente al calcolo della pensione.
L’aumento dell’imposta sul valore aggiunto sarà prevista invece nella delega fiscale. Il contributo di solidarietà sui redditi più alti sarà cancellato dalla manovra, ma resterà in vigore solo per i redditi dei parlamentari. Non una patrimoniale anti evasione come avrebbe voluto la Lega, ma comunque una stretta sulla società “di comodo” cui vengono intestati beni di lusso come yacht, elicotteri, aerei o macchine di alta gamma, per eludere il fisco è stata decisa dal vertice di maggioranza di Arcore sulla manovra. Decisa anche la riduzione dei vantaggi fiscali per le società cooperative.
Salvi i piccoli Comuni, dimezzati i tagli agli enti locali, che avranno maggiori poteri per la lotta all’evasione e la possibilità di trattenere le maggiori entrate. L’articolo della manovra che disponeva l’accorpamento dei piccoli Comuni sarà dunque sostituito con un nuovo testo che preveda “l’obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dall’anno 2013 nonché il mantenimento dei consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennità o gettone alcuno per i loro membri”. L’impatto della manovra per Comuni, Province, Regioni e Regioni a statuto speciale viene “sostanzialmente dimezzato”, spiega una fonte presente all’incontro. E agli enti territoriali saranno attribuiti maggiori poteri e responsabilità nel contrasto all’evasione fiscale “con vincolo di destinazione agli stessi del ricavato delle conseguenti maggiori entrate.”
.…….Queste le prime notizie diffuse al termine del vertice PDL-LEGA durato molte ore. Bisognerà attendere domani per capire meglio le decisioni assunte e quali riequilibri determinano all’interno della manovra finanziaria. A prima vista sembrerebbe che Berlusconi abbia ottenuto qualche passo indietro dalla Lega sulle pensioni, abbia ceduto sul contributo di solidarietà che è stato revocato, abbia ottenuto l’abolizione delle Provincie, tutte, e il dimezzamento del numero dei parlamentari, entrambi questi due provvedimenti da assumere con legge costituzionale. Ma la legge si farà, o meglio il disegno di legge approderà mai in Parlamento? Se avvenisse, assisteremmo a una decisione epocale perchè non crediamo che ci possa essere nessuno dei partiti presenti alla Camera e al Senato che non voterebbero i due provvedimenti, con il rischio di divenire impopolari. Il punto è: ci arriverà mai questo disegno di legge costituzionale, per il momento solo annunciato, in Parlamento? Ma su questo Berlusconi si gioca definitivamente la faccia! g.