Checchè ne dicano sindaco e comandante della polizia municipale,  “intervistati”  per la bisogna dal solito accomodante pennivendolo ( quanti ce ne sono  in circolazione di “manzoniani che tirano quattro paghe per il lesso” per dirla con  Carducci), lo “sbarco” a Toritto di un paio di agenti  motociclizzati della Polizia Municipale di Bari ha sapore di “commissariamento” della locale polizia municipale.  Commissariamento di un settore del Comune preposto alla cura e alla salvaguardia del territorio,  che alza bandiera bianca, si arrende per impotenza dinanzi al nemico (leggasi: violatori delle leggi e dei regolamenti) e chiama in soccorso,  per svolgere il lavoro che dovrebbero svolgere, che avrebbbero dovuto svolgere,  i vigili urbani dipendenti del Comune di Toritto, i vigili urbani di un altro Comune. Non per un lavoro stroardinario in  collaborazione e ad aiuvandum di quelli di Toritto, ma sostituendoli….E’ una dichiarazione di fallimento, altro che euforica soddisfazione espressa da sindaco e da comandante dei vigili urbani. Di quest’ultimo, della sua incompetenza  non è il caso di parlare, parla anche troppo il fatto stesso che per multare gli occupanti abusivi di luoghi e spazi pubblici si sia dovuto attendere  che a farlo fossero i due motociclisti in transferta da Bari come se la violazione si sia  verificata solo ora e non perdurasse  invece da tempo,  o sia stata  scoperta solo ora  e non fosse nota, anzi,  non dovesse essere nota al comandande dei vigili urbani che il suo “ricco” stipendio lo  riceve proprio per far rispettare le leggi e i regolamenti e perchè conosca, prevenga, reprima,  ciò che avviene sul territorio (che, detto per inciso, non  è quello di New York!) su cui esercita autorità e vigilanza,  oppure come se le violazioni al codice della strada da parte di automobilisti e motociclisti indisciplinati e molesti,   per essere sanzionate dovesse aspettarsi che a farlo fossero  i due motociclisti  “esterni” e non potessero, anzi non dovessero farlo per mestiere ( e stipendio) i vigili urbani di Toritto che, comunque, il loro orario di servizio lo svolgono o dovrebbero svolgerlo sulla strada e nel controllo del territorio,   a meno che, come si diceva una volta,  con una battuta che fece la felicità dei loro detrattori “ i vigili urbani sono come i cornetti, se li vuoi trovare devi andare al bar“. Certo gli uomini sono pochi,  ma sei, ci sembra!,  sono di più di due e se due sono stati in grado di mettere in riga il paese (come si  legge tra le riga delle dichiarazioni rese da sindaco e comandante dei vigili urbani) e di fare esplodere di gioia neppure contenuta  sindaco e comandante, figuriamoci sei, se, opportunamente guidati, supportati e indirizzati da guide esperte e sopratutto incalzanti, lavorassero  o avessero lavorato come hanno lavorato i due “venuti dal mare”, che hanno elevato contravvenzioni per violazioni del codice della strada  per 5000 mila euro (che poi sono un centinaio di multe….) e emesso alcuni  verbali contravvenzionali per violazioni ai regolamenti comunali  e alle leggi sul collocamento e sul lavoro nero. Senza dimenticare che il lavoro straordinario se lo si può far fare ai motociclisti di Bari, ben avrebbero potuto e dovuto farlo i vigili di Toritto, peraltro autodotati.  Diciamolo, senza ingingimenti, l’euforia di sindaco e di comandante dei vigili urbani  per questo  vero e proprio arruolameto di “mercenari” (sia detto con garbato rispetto per gli onesti lavoranti comandati da Bari),  chiamati, forse, per fare il lavoro “sporco” da “poteri”- amministrativo e burocratico -  che inneggiano la mattina e anche la sera  alla “legalità” ma così  confessano clamorosamente  di non essere neppure  in grado di usare gli strumenti a loro disposizione  (personale e mezzi) per far rispettare  leggi, regolamenti, viver civile,  è del tutto fuori luogo ed  è solo una maschera che nasconde il fallimento  dell’uno e dell’altro. E il fallimento più clamoroso, prima ancora che della burocrazia, è della politica, cioè del sindaco, di questo sindaco,  che in  13 anni di potere assoluto  è riuscito a sfasciare anche quel poco di buoco che nonostante le non eccelse capacità  del comandante,   la locale  Polizia Municipale era riuscita  a conservare: il rispetto per se stessa. Dopo l’arrivo dei “mercenari” e la loro esaltazione per un lavoro che francamente  era solo di routine e che non dubitiamo che i vigili urbani di Toritto avrebbero ben potuto svolgere,  chi mai nutrirà più rispetto e considerazione per la polizia  locale,  commissariata, derisa e vilipesa? E con quale spirito da ora in poi questa svolgerà le sue funzioni? Prima di euforizzarsi, il sindaco, almeno lui, se ne è capace, ci pensi e, magari, ci ripensi. g.

…………Naturalmente ai finti euforici fanno codazzo gli sciocchi che non vogliono essere da meno, almeno nell’euforia.  Cosicchè il solito pennivendolo è tornato  a lessare la questione informando che il locale assessore alla polizia urbana è stato multato e che è felice di esserlo stato. Contento lui, che si confessa anche felice violatore della legge,  contenti tutti. Ma eviti  di rivendicare  vanto  e di sollecitare  apprezzamenti (almeno presso le persone che sanno far di conto)  per aver  dichiarato fallimento e contribuito a commissariare il settore cui, diciamo così,  è  nominalmente preposto, senza contare più del due di bastoni quando la briscola è a denari. g.