IN UNA LETTERA DALL’ALDILA’ COSSIGA CI SPIEGA COME ANDRA’ A FINIRE
Pubblicato il 15 novembre, 2011 in Politica | Nessun commento »
Nell’ultimo giorno di mandato, dal ministro per l’Attuazione del Programma abbiamo ricevuto la seguente nota:
Caro direttore, stanotte ho sognato il presidente Francesco Cossiga e stamane sul mio comodino ho trovato una lettera indirizzata a me da inoltrare per conoscenza a Lei.
Con stima Gianfranco Rotondi.
Caro Rotondi, da vivo ti ho svegliato tante volte in piena notte per darti un consiglio, da morto non ti sveglio e ti elargisco egualmente un consiglio. Ti prego solo di inoltrare questa mia al direttore di Libero, giusto per continuare così la mia collaborazione con quel giornale. Non te ne avere se ti uso come fattorino, del resto nella Dc non avresti fatto molto di più e fai bene a ringraziare Berlusconi che ti ha nominato ministro. Voglio avvisarti di come va a finire. Te lo dico per brevità attraverso i personaggi e interpreti di questa commedia.
D’Alema. Il capo del governo da me prodotto nel ‘99 è sempre stato convinto che la sinistra non sa governare e ha bisogno del centro per accedere al potere e mantenerlo. Ci ha provato nell’ordine con Buttiglione, Bianco, Marini, Mastella, Dini, Rutelli… ma i voti del centro li ha sempre presi Berlusconi. Già Maddalena Letta sacrificò una crostata per imprigionare il Cavaliere ma era prematuro. Oggi il Cavaliere è ai saldi e a D’Alema non è parso vero di fermare Bersani sotto il portone di palazzo Chigi e dirgli: fermo là. Questa è roba da grandi.
Berlusconi. Ho spiegato tante volte al Cavaliere che in politica serve la cattiveria e lui non ce l’ha. Bisogna amare il potere, e lui non lo ama. Ecco, la novità che ti anticipo è che appaltato il governo a Monti Silvio scoprirà il potere vero: fare le cose che servono dividendosele in due e senza nessuno che ti rompe le palle. Improvvisamente Silvio nominerà boiardi, lottizzerà la Rai, scoprirà il potere e se ne appassionerà. E l’Italia conoscerà una lunga stagione di immobilità politica.
Bossi . Lui sì che il potere lo usa e lo ama, ma glielo hanno levato. Le regioni azzurro-verdi diverranno rosso-azzurre e dove la Lega ha la guida resterà un po’ in più. I verdi agiteranno l’anticomunismo, varcheranno il confine di Firenze e pianteranno la bandiera anche ad Agrigento e ad Avellino. Saranno un partito del 30 per cento, splendida ed inutile minoranza gialla nel regime che verrà.
Monti. Come tutti i professori si è formato nelle lotte di potere universitario che fanno impallidire quelle dei politici. Si farà tutta la legislatura E forse anche quella successiva se saprà obbedire a chi lo ha collocato a palazzo Chigi.
E vengo al consiglio per te, caro Rotondi. Tu il potere non l’odori nemmeno, non l’hai imparato nella Dc né tantomeno con Berlusconi. È inutile che ti accodi, non ne hai manco la convenienza. Non glielo dare quel voterello di fiducia. Almeno salvi la coscienza, e ti assicuro che serve quassù da dove ti scrivo. Tuo,
Francesco Cossiga