Tasse e solo tasse: questa la ricetta da 24 miliardi di SuperMario per salvarci dalla crisi: così son bravi tutti. Il cdm forse si riunisce oggi

La manovra di Monti?  Retromarcia per l'Italia

Tasse, tasse, tasse. Ormai mancano pochissimo e conosceremo tutti i punti della manovra amarissima che sta per caderci sulle teste e soprattutto nelle tasche. E’probabile che la manovra da 24 miliardi venga varata oggi stesso. Da ieri sono in corso gli incontri con i partiti e le parti sociali, Monti cerca di rendere meno amaro un boccone più che indigesto. Deve eseguiire “i compiti” che l’Europa ha assegnato all’Italia per uscire dalla grave crisi economica. Il punto è che da un Rettore della Bocconi ci si aspetta che imbroccasse una strada diversa, da quella scontata, dell’aumento dell’Irpef. “Non c’era bisogno di un ex rettore della Bocconi per aumentare l’Irpef e nemmeno di un consesso di docenti universitari per ripristinare l’Ici. Bastava il professor Mortadella. Quando si trovò con le spalle al muro, con il rischio di rimanere fuori dall’euro, Prodi non seppe fare di meglio che imporre agli italiani una supertassa. A far quadrare i conti aumentando le imposte sono capaci tutti, mica serve aver studiato economia. Cirino Pomicino ha studiato Medicina, ma quando negli anni Ottanta si è trovato alla guida della commissione Bilancio non ha avuto problemi. In quegli anni la pressione fiscale passò dal 35 al 43 per cento”, scrive oggi il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, nel suo editoriale. Il punto è proprio questo: si colpiscono gli onesti, quelli che pagano. Una manovra che è fatta per tre quarti di maggiori tasse e solo per un quarto di minori spese. L’Irpeg colpisce le classi medie, sui cui è nuovamente piombata la tassa sulla prima casa. Si poteva incidere di più sui costi della politica, sul peso del pubblico impiego. Invece no. La ricetta di SuperMario è quella solita e facile: alzare le tasse, colpire il ceto medio. Libero, 4 dicembre 2011