AGENZIA DI VIAGGI NIKI VENDOLA. UNA MISSIONE OGNI 5 GIORNI
Pubblicato il 2 gennaio, 2012 in Il territorio, Politica | Nessun commento »
Nel 2011 per Vendola e gli assessori della Puglia trasferte da New York a Sidney. La spesa? 784mila euro
Bisogna ammetterlo: da quando c’è Nichi Vendola, la regione Puglia viaggia. Soprattutto il suo presidente: macina migliaia di chilometri, al prezzo di decine di migliaia di euro.
Ecco perché andrebbe completata la frase con cui il governatore ha varato il bilancio 2012: «Con la crisi quest’anno abbiamo avuto tutti l’idea di essere malati e privati di qualcosa». Tutti privati, tranne lui. La crisi non ha impedito a Nichi di impegnarsi febbrilmente nelle missioni all’estero, quei viaggi fatti in nome (e a spese) del contribuente all’insegna di una diplomazia estera che manco l’Onu. In un anno sono state firmate 67 delibere per autorizzare un’ottantina di missioni fatte dal presidente della Regione, dagli assessori della giunta, e dai funzionari dell’ente. A sfogliare le delibere del 2011 si riceve un’impressione netta: la Regione Puglia è più animata di un porto di mare, ogni cinque giorni in media qualcuno ha fatto le valigie ed è partito.
Tra gli ultimi viaggi che hanno trovato una copertura finanziaria c’è quello che Vendola ha fatto in Cina dal 7 al 14 novembre. Obiettivo della missione: rafforzare la cooperazione tra la provincia del Guangdong e le organizzazioni pugliesi del settore green economy. Vendola, come un novello Marco Polo si è incamminato lungo la via della seta in compagnia di Francesco Manna, suo capo di Gabinetto per un viaggio che è costato in tutto 24mila euro. «È importante essere qui in Cina, – ha commentato il governatore pugliese – perché è terra di innovazione e di prodigi». E in effetti prodigiosa è anche la cifra che Nichi e il suo accompagnatore sono riusciti a spendere per soggiornare negli alberghi del Guangdong e di Hangzhou, la seconda meta del pellegrinaggio cinese: 6.690 euro in tutto. Vale a dire in media 477 euro a testa per ogni notte passata nel Paese del dragone. E se le spese per il pernottamento fanno pensare a un trattamento da nababbo, quelle aeree non sono da meno: Vendola e Manna hanno speso infatti 6.371 euro.
Per capire i prodigiosi sviluppi dell’intesa tra Vendola e il Guangdong bisognerà aspettare, ma il leader Sel oltre a essere un navigatore è anche un sognatore. In Cina infatti ha avuto una visione e ha fatto una promessa: «Sogno un mondo in cui è possibile che migliaia di studenti pugliesi possano laurearsi qua e migliaia di studenti cinesi vengano a studiare in Puglia». Per questo ha raggiunto un accordo con la provincia cinese per istituire a Bari una sede dell’Istituto Confucio, il nono in Italia. Proprio quello che ci voleva.
La Regione Puglia è un faro di alacrità nel pianificare le missioni, un tour operator dalle innumerevoli risorse organizzative. E soprattutto economiche: a maggio è stata firmata la delibera per approvare la spesa di 784mila euro da destinare alle missioni. Magari Vendola dirà che è sempre meno del Milione di Marco Polo, chissà se i suoi elettori saranno d’accordo. L’ente spende in media più di duemila euro al giorno per far viaggiare il proprio presidente, gli assessori e i funzionari.
Di queste risorse, 675mila euro sono destinate proprio alle missioni all’estero: dalla sede della Regione Puglia non c’è angolo di mondo che non si possa raggiungere, New York, Sidney, Londra, Parigi, Siviglia sono solo alcune delle moltissime mete dei globetrotter pugliesi. E poi ci sono i viaggi tra Bruxelles e Bari, perché i funzionari devono raggiungere la città pugliese dall’ambasciata regionale in Belgio: 500 metri quadri in Rue de Throne che la Regione ha pagato 2milioni di euro. «Sarà un polo di accoglienza per tutta la comunità pugliese con pavimenti in pietra di Trani e decori di marmo della Murgia» aveva assicurato Vendola. Di certo, sui pavimenti destinati alle suole della comunità scorrono via veloci anche i trolley dei dirigenti in partenza per Bari. Il Giornale, 2 gennaio 2011
.…………..Ovviamente il Niki, profeta della gente povera, saprà trovare le parole giuste per spiegare che tutti quei soldi in viaggio, compreso quello in Cina, come Craxi un ventennio fa, li ha spesi per studiare da vicino come fare per aiutare i derelitti pugliesi ai quali vende tanto fumo quanto ne producono tutte le fabbriche del mondo messe assieme. Naturalmente senza arrosto, perchè l’arrosto è riservato a lui e ai suoi colleghi consiglieri regionali che hanno si modificato le norme sul vitalizio ma con decorrenza 2020. Perchè loro non sono fessi:le regole decorerranno per gli altri, mica per se stessi. Naturalmente il Niki troverà chi lo difenderà, anzi un particolare avvocato d’ufficio già ce l’ha. E’ il presidente della provincia di Bari, il noto Schiuttli che un giorno conciona e l’altro pure, il quale sulla Gazzetta di oggi ha trovato il modo di bastonare,a parole, ovviamente, quanti hanno criticato l’ingenrenza del Niki nella nomina di un primario medico al San Paolo, il prof. Sardelli, a favore del quale, secondo la testimonianza resa ai PM dall’ex lady di ferro della sanità pugliese, Lea Coserntino, furono riaperti i termini di un concorso poi vinto dallo stesso Sardelli. “Ha fatto benissimo Vendola, ha tuonato il nuovo Catilina Schittulli, perchè Sardelli è bravo, parola mia che l’ho visto curare mio padre”. Il punto è, ma lo dimentica Schittulli che tuona contro gli sprechi e gli abusi quando riguardano gli altri, che non è in discussione la bravura di questo o quello, il punto è che sono in discussione le regole che o ci sono o non ci sono e se ci sono debbono valere per tutti, compreso Niki e Sardelli. Ma Schittulli che vede all’orrizzonte sfumare il sogno di divenire il nuovo Garibaldi in salsa pugliese, sogna di diventare almeno sindaco di Bari dopo Emiliano. Per questo….lecca lecca a Vendola. g.