Dopo i controlli fiscali a sopresa dei giorni scorsi, effettuati a Cortina e in Liguria dagli uomini della Guardia di finanza, il premier Mario Monti, in occasione delle celebrazioni del 215° anniversario del Primo Tricolore a Reggio Emilia, torna sulla vicenda e affronta il tema dell’evasione.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

Difende le Fiamme gialle e l’Agenzia delle Entrate e dichiara: “È inammissibile che una porzione importante di reddito sfugga ad ogni tassazione a fronte dei pesanti sacrifici dei lavoratori“. Il presidente del Consiglio  poi sottolinea come l’espressione mettere le mani nelle tasche degli italiani sia “incompleta” e si addica agli “italiani che evadono”.

Il premier difende i blitz della Guardia di finanza e ribadisce il suo sostegno nei loro confronti: “È necessario evitare che ci sia una pressione fiscale eccessiva e che gli accertamenti siano rispettosi dei diritti individuali. Su questo, in particolare, come ministro dell’Economia vigilo e vigilerò. Agli uomini dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza che con dedizione e rischio personale lavorano per la riduzione dell’evasione fiscale, voglio dire grazie e voglio assicurare il mio appoggio”. Il Giornale, 7 gennaio 2012

………………Diciamoci la verità, l’unica cosa che affratella l’Italia è la retorica. Anzi, se Ennio Flaiano fosse vivo sul tricolore non scriverebbe più “tengo famiglia” ma “la retorica è la mia bandiera”. Dai  garibaldini  a Gabriele D’Annunzio che eletto con la destra storica in Parlamento,  se ne andò a sinistra gridando “vado verso la vita”, retorico espediente per giustificare uno squallido  voltafaccia, da Mussolini sino al terzo o quarto Berlusconi, non v’è stato nessun capo di governo o di stato che non sia stato colpito da retorica acuta (non è nemmeno il caso di citare l’ultimo Napolitano che forse sotto i doppipetti indossa mutande tricolori dopo essere stato fieramente e fermamente intenazionalista…) e non ne abbia fatto sfoggio con piglio e cipiglio. Non vi sfugge neppure Monti,  che essendo un tecnico prestato alla politica dalla retorica doveva essere immune ed esente, benchè  la monotonia del suo dire tradisce per un verso il fatto che non ci crede e dall’altro che i suoi discorsi altri glieli scrivono e lui, forse, neppure li legge per poi rileggerli. Le roboanti parole pronunciate a difesa dei blitz a Cortina dei finanziari e dell’Agenzia delle Entrate sono un concentrato di retorica a buon mercato. Beninteso, gli evasori delle tasse  vanno scovati e inchiodati alle loro responsabilità che vanno al di là del luogo comune per cui essi rubano nelle tasche degli italiani. Essi rubano, e basta.  E quelli che a Cortina sono stati scovati dai solerti 80 ispettori che li vi si sono recati per scovarli (chissà quanto sono costati allo Stato, cioè a noi poveri e vessati contribuenti) è bene che paghino. Ma davvero Monti crede che sono i cento o centocinquanta finti poveri di Cortina che fanno la differenza? Davvero crede che il blitz durante le festività natalizie nella festaiola località montana di Cortina possono indurre le migliaia e migliaia di evasori a recedere? E davvero crede che basta magnificare le gesta degli 80 ispettori per accontentare i milioni di italiani che degli evasori sono le prime vittime? Facciamo un solo esempio. Lo sa Monti cosa avviene negli studi medici , specie quelli specialistici,  di tutta Italia? Glielo diciamo noi perchè Monti difficilmente frequenta studi medici come i comuni mortali italiani. A fine visita il paziente chiede il costo della visita e si sente richiedere: 150 euro. E la ricevuta? chiede il paziente. Se vuole la ricevuta risponde il medico il costo è 200. E’ ovvio, facendo un pò di conti, che se deve pagare 200 euro,  il contribuente-paziente potrà, nell’anno successivo, detrarre appena il 19%  della spesa cioè solo 38 euro, se invece accetta di rinunciare alla ricevuta non paga subito altri 50 euro e ne risparmia 12 tra i 50 che non paga e i 38 che avrebbe detratto  pagando 200 euro. E così rinuncia alla ricevuta, paga 150 euro e il medico li  incassa senza pagare tasse.  Ecco, Monti invece di lasciarsi andare alle euforiche e retoriche esaltazioni dei blitz invernali, modifiche il regime tributario consentendo la detrazione intera delle somme spese, specie quelle mediche, cosicchè dallo scoraggiare alla fonte la evasione delle tasse. Altrimenti le sue sono parole alla D’Annunzio: aria fritta. g.