Nicola Cosentino
Tra poco la Giunta per le Autorizzazioni della Camera voterà sull’autorizzazione all’arresto del deputato campano del PDL Nicola Cosentino. Ha fatto rumore e sopratutto ha creato attesa la decisione della Lega, annunciata da Maroni, che i suoi due rappresentanti in seno klla Giunta voteranno per l’arresto il che fa dichiarare al deputato Paniz del PDL che il voto favorevole all’arresto sembra inevitabile. Ma a sorpresa è arrivato l’annuncio che il componente radicale della Giunta, il deputato  Turco, eletto nel PD, voterà contro l’arresto. Ma ancor più clamore ha susictato il contenuto della sua dichairazione che apre scenari di polemica ben più gravi che non quelli suscitati dalla decisione dell’Aula, complice la Lega, di mandare in galera il deputato Papa.
Ha dichiarato l’on. Turco: “Ritengo che la richiesta di esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del collega sia infondata e frutto di un obiettivo fumus persecutionis. Sino al 2005, cioé sino a quando l’on. Cosentino non ha ricoperto un ruolo politico di livello nazionale, le strade del clan dei Casalesi e dell’on. Cosentino non si sono mai, neppure per sbaglio, incrociate. Nessuna traccia nei procedimenti e nei saggi. Oggi l’on. Cosentino viene accusato di condotte che non hanno, in sé, alcun rilievo penale e delle quali l’on. Cosentino ha fornito ampia ed esaustiva spiegazione nelle memorie depositate presso questa commissione e che, se vorrà, mi incaricherò di rendere pubbliche”. “Gli inquirenti prima ed il GIP poi – aggiunge  l’on. Turco- vestono queste condotte di rilevanza penale in relazione alla circostanza per la quale l’on. Cosentino sarebbe addirittura il referente politico nazionale del Clan dei Casalesi; affermazione questa che però appare essere del tutto apodittica e slegata da qualsiasi accertamento concreto di un qualsivoglia fatto specifico. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che svolgono chiamate di correo nei confronti del collega, senza peraltro attribuirgli mai fatti concreti specifici, oltre a non essere supportate da alcun riscontro obiettivo ed individualizzante – per quanto emerge dalla stessa lettura dell’ordinanza di custodia cautelare – appaiono essere in diversi punti platealmente smentite da dati storicamente accertati di segno assolutamente diverso”.
E’ una dichiarazione e una convinzione  che vengono da parte di un deputato che non appartiene all’area dellon. Cosentino nè può essere minimamenter accusato di qualsivolgia connivenza con lo stesso. E’ parte di quella pattuglia di deputati che sebbene eletti nel PD hanno sempre svolto liberamente il proprio mandato aprlametnare ed elettorale. Sopratutto le dichiarazioni dell’on. Turco rendono molto difficili le decisioni di quei parlamentari, in primo luoogo quelli della Lega, che con il loro voto potrebbero determinare un secondo vulnus al Parlamento dopo quello di Papa e compiere una probabile ingiustizia. Riteniamo che come Papa, anche Cosentino non possa nè scapapre, nè inquinare le prove per cui il suo arreso è del tutto inutile e forse solo di natura spettacolare tesa a ulteriormente minare la credibilità del potere politico rispetto a quello giudiziario. La Magistratura inquirente ha il diritto di rinviare a giudizio Cosentin, o ma incarcerarlo senza che ci siano le certezze sulla sua  condotta e sulla sua colpevolezza, che solo il processo può stabilire,  è un fatto immorale e barbaro. g.