Ci aveva fatto sorridere ieri vedere in TV l’ex centralinista della ex CISNAL, ora UGL, la signora Renata Polverini, per volontà di Berlusconi presidente della Regione Lazio, all’incontro con il Papa insieme ad sindaco di Roma Alemanno e al presidente della Provincia Zingaretti, vestita di nero e con  una elegante veletta nera che le ricopriva il capo e quasi per intero il viso. Ci aveva fatto sorridere perchè   la ex  popolana appariva travestita da regina, perchè solo le cattolicissime  Regine,  secondo un antico rituale quando si recano in visita dal Papa si vestono di nero e indossano sul capo la veletta in segno di rispetto e riverenza. Ci aveva fatto sorridere la Polverini,  è vero, ma in fondo ci aveva fatto piacere perchè il Papa è il Papa, il Vicario di Cristo sulla terra, il Capo della Chiesa cattolica,  il Vescovo di Roma, il Capo dello Stato del Vaticano. E tutto sommato cme dice il proverbio meglio abbondare che deficiere. Ha scelto di deficiere invece l’attuale presidente del Consiglio il super laico Mario Monti che recatosi in visita ufficiale dal Papa, vi si è recato indossando una qualsiasi quanto anonima grisaglia,  dinanzi al Papa non si è genuflesso, al Papa non ha baciato l’anello.  E peggio di lui la moglie, che essendo la moglie di un sobrio ha recitato la parte della sobria. Anche lei si è presentata all’incontro in maniera scialba, con l’evidente scopo di sottolineare la sua laicità, e ovviamente senza alcun velo che le coprisse il capo. Eppure entrambi i coniugi, secondo quanto riferiscono i zelanti telegiornali dal giorno in cui hanno avuto la fortuna di essere innalzati sui troni della politica italiana, la domenica mattina vanno a messa. Ma a messa ci si va inginocchiandosi e, le donne, coprendosi il capo. Perciò ci pare che la esibizione ultralaicistica di entrambi ci poteva essere risparmiata, poteva essere risparmiata al popolo italiano che ora più che mai  solo in Dio può fare affidamento, visto che gli uomini hanno fallito. Come lo stesso Monti che chiamato a salvarci,  per il momento affonda nella inconcludenza e nella incongruenza: ultime notizie non solo il declassamento alle treb dell’Italia, ma anche la marcia indietro quasi generale dei partiti che lo sostengono in materia di liberalizzazioni se è vero che nelle ultime ore si sarebbero tirati indietro su quelle dei tassisti e delle farmacie, mentre pare che sarebbero d’accordo sulla liberalizzazione dei caldarrostai che potranno vendere la loro merce in ogni angolo di Roma e per tutti i giorni dell’anno, anche in pieno agosto, salvo qualche sporadico distinguo da parte dei caldarrostai cileni che invece sono contrari. Scherzi a parte, ci apre che Monti abbia perduto una buona occaisone per essere, oltre che mostrarsi all’altezza del ruolo. g.