CON BERLUSCONI E’ CACCIA ALL’UOMO, di Alessandro Sallusti
Pubblicato il 8 febbraio, 2012 in Giustizia, Il territorio, Politica | Nessun commento »
Per una volta un pm aveva chiesto di non processare Berlusconi perché dopo lunghe indagini non aveva trovato prove né indizi a suo carico.
Ma niente, non è bastato. Il giudice ha deciso che l’ex premier deve finire sotto processo, il quarto che si celebra in contemporanea al tribunale di Milano. Il caso è quello della prima intercettazione telefonica della storia sulla quale i magistrati hanno indagato per capire come fosse sfuggita al segreto. Ovviamente riguarda un esponente della sinistra, precisamente Fassino, all’epoca dei fatti segretario del Pd. «Abbiamo una banca! », esultò al telefono con il suo amico Consorte appreso che Unipol (braccio finanziario del Pd) si stava prendendo la Banca nazionale del lavoro. La frase, intercettata nell’ambito di una inchiesta che coinvolgeva Consorte, non venne ritenuta importante, guarda caso, dai pm di Milano. Noi del Giornale ne entrammo in possesso e la pubblicammo. Fu uno scandalo, perché non è bello sapere che un partito compera una banca. L’operazione andò a rotoli, sinistra e pm si infuriarono con noi,misero sotto accusa l’editore del Giornale , Paolo Berlusconi, e il fratello Silvio per aver avuto un ruolo, sia pure passivo, nella vicenda della fuga di notizie.
Il premier ha sempre negato, le prove non ci sono come ammette lo stesso pm, ma il processo si deve comunque fare. Evidentemente la pace sociale è ancora lontana, nonostante le dimissioni da premier e la leale collaborazione con il nuovo governo.
E qui,oltre all’accanimento,c’è pure la beffa. Fa sorridere che l’uomo più illegalmente intercettato d’Italia, le cui conversazioni anche private sono finite sui giornali senza alcun filtro giudiziario, debba finire sotto processo per una intercettazione assolutamente vera che sbugiardava il leader della sinistra. E dire che Berlusconi voleva fare pure una legge per limitare le intercettazioni e vietarne la pubblicazione. Speriamo che qualcuno ne tenga conto. Alessandro Sallusti, Il Giornale 8 febbraio 2012
………………..La notizia l’avevamo già fatta oggetto di un nostro commento già ieri a proposito della ipotizzata mancata di gas proprio mentre imperversa il maltempo, ironizzando sulla probabile apertura di indagine su Berlusocni perchè amico di Putin da uci dipende l’azienda russa che fornisce il gas all’Italia, almeno una gran parte. Ma ci par eutle riproporre sul fatto la valutazione di Sallusti che ripropone l’amara rifelsisone sul fatto che in Italia non c’è segreto istruttorio che tenga in nessuna procura d’Italia ma l’unico a subire il rigore, diciamo così, delle Procur, e è Berlusconi. Come non possiamo essergli solidali? g.