Un festival di Sanremo a dir poco hot. Interventi al cardiopalma che fanno andare di traverso la cena, frame softcore che mozzano il fiato e pure qualche gag riuscita che strappa uno straccio di sorriso.

Ivana Mrazova, Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis

Ivana Mrazova, Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis
Ingrandisci immagine

Sul palco dell’Ariston succede un po’ di tutto, ma a tener banco non è più la musica (fa eccezione l’eliminazione di Lucio Dalla che sembra aver scatenato qualche mugugno). Se ieri, al bancone del bar, negli uffici davanti alle macchinette del caffè o in coda alle casse dei supermercati, tutti (anche i più recalcitranti) sentivano di dover dire la propria opinione sulle farneticazioni di Adriano Celentano, oggi si affrettano a interrogarsi sulla farfalla di Belen Rodriguez, nascosta in uno spacco inguinale tra due carezze di stoffa verde acqua (da una parte) e arancione pesca (dall’altra).

Questione di attimi. Una falcata da prima serata che ha lasciato senza fiato il Belpaese che da ieri sera non fa che domandarsi: ma Belen indossava le mutande?

Seppur minima, nelle tematiche di Sanremo sembrerebbe esserci stata un’evoluzione. La condanna unanime contro le invettive, gli insulti e i deliranti panegirici del Molleggiato è rimbalzata sui quotidiani, sui blog e sui social network. Ma è bastata una bellissima Belen a far dimenticare tutte le polemiche. La dinamica è pressocché la stessa: le foto della showgirl argentina hanno fatto subito il giro del web. Prima in abito bianco, poi col vestito verde-arancione-fuxia

Lo spacco inquinale di Belen Rodriguez

La domanda è sempre la stessa: e sotto? Complice di una falcata mozzafiato e di uno spacco vertiginoso che non ha lasciato nulla all’immaginazione. Le telecamere piazzate davanti al palco dell’Ariston hanno colto tutto e tutto hanno trasmesso in mondo visione. Su, su e ancora più su: fino alla farfallina tatuata in zone off limits. E gli italiani a nicchiare, a interrogarsi, a strizzare gli occhi davanti al televisore per capire. Ce le ha o non ce le ha? Difficile a dirsi. Ci vorrebbe la moviola.

E la moviola c’è già. Immancabile. Fa il giro dei siti on line: le gallery di Belen cliccatissime. Regina della serata. Perché la gara hot di spacchi da brividoi con Ivana Mrazeva è stata vinta proprio dall’argentina. “Ce li ho, ce li ho gli slip… sono speciali…”, ha subito assicurato la stessa Belen per evitare ulteriori imbarazzi alla direzione del Festival. Anche la 19enne modella ceca non è stata da meno: è entrata in scena sul palco dell’Ariston vestendo un abito in nero e sabbia e un top blu notte. Anche per Ivana uno spacco vertiginoso lungo la gamba sinistra: da sopra l’inguine alla caviglia, ai limiti del nudo. Eppure niente in confronto allo spacco più azzardato di Belen che si è vista “costretta”, tra un sorriso e l’altro, a tirare verso l’esterno il lembo nel tentativo (vano) coprire.

Per una sera, i sermoni (noiosi e violenti) del Molleggiato sono caduti nel dimenticatoio. Le gag dei Soliti idioti hanno contribuito a mettere una pietra sopra alle figuracce della prima serata. La musica – purtroppo – è stata ancora relegata in secondo piano. Secondo fonti vicine al Festival, questa sera Adriano Celentano tornerà a calcare il palco dell’Ariston. E la farfalla di Belen sarà solo un ricordo. Andrea Indini, Il Giornale 16 febbraio 2012

…………Su Rai 2 questo pomerigigo è stato intervistato il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino. E’ ovvio che questi abbia, con garbo, va detto, stigmatizzato le assurde intemerate di Celentano contro la Chiesa e i  suoi due massimi organi italiani di stampa, appunto Famiglia Cristiana e L’Avvenire, sebbene,   in effetti,  L’Avvenire è l’organo ufficiale della CEI, mentre Famiglia Cristiana non è riferibile in maniera organica alla Chiesa perchè la sua editrice è la San Paolo, del tutto autonoma.  Ma don Sciortino non ha rivendicato questa sua autonomia, ma ha sottolienato che è  l’intero Festival che ha debordato rispetto al suo principale motivo di essere, cioè le canzoni, del tutto ridottte a mero pretesto per ben (o mal) altro.Per esempio con l’esibizione di Belen, bella gnocca, siamo tutti d’accordo!,   che sul palco dell’Ariston ha pensato di poter comportarsi come quando si accoppia sui balconi  di casa con il suo Corona. Per carità. non siamo tanto bacchettoni da rinunciare a dare una o magari due occhiatine, ma la Rai è, come ci dicono da mane a sera, “servizio pubblico”   il quale, tra l’altro, ha l’obbligo di segnalare se c’è uno spettacolo sul rosso,  per la tutela dei bambini, non diciamo dei minori, ma almeno dei bambini anche se  ora sono precoci per cui saranno stati i primi ieri sera a torcersi il collo per verificare se la Belen ce le avesse o meno, visto che la farfalla era talmente ai bordi da far immaginare di no. Se le porta o non le porta è affar suo, ma diviene affar nostro quando a doverlo eventualmente verificare e nel caso  imporre che le porti, è la Rai, in nome del tanto proclamato ruolo di servizio pubblico che per esser tale ha l’obbligo di essere responsabile di fronte a tutti. E non è stata la sola Belen a straripare, anche la cecoslovacca Ivana, finalmente guarita e apparsa, quasi fosse l’unica donna al mondo, sul palcoscenico per ricordarci che lei ce l’ha il decolteè   più appariscente (anzi, ha detto, più grosso, giusto per non ecquivocare)  della Canalis che a sua volta sembrava una bimbetta isterica forse ancora in attesa di capire se è stata di George trastullo o passatempo. E ciliegina sulla torta ci sono stati anche Luca e Poalo che in quanto a turpiloquio, come ha sottolienato don Scirotino, ne hanno fatto uso come neppure si usa nelle peggiori caserme.  E pure tutto ciò non è riuscito a far passare in retrovia l’esibizione,  a metà strada tra il ridicoo e il patetico di  Celentano, con il rischio del bis di sabato sera. Che qualcuno salvi il festival dai preti laici. g.