Ci sono un post radicale, un ex missino e un sempiterno democristiano. Sembra una barzelletta, solo che non fa ridere essendo invece il progetto politico che, con severa serietà, sta mettendo (ha già messo) in ambasce tutto l’arco costituzionale. Tutti ad aspettare la Nuova Era della Terza Repubblica per poi scoprire che era Terza solo perché Terzo era il Polo che l’avrebbe fondata. E allora eccola qui, la barzelletta.  Ci sono un ex radicale che dice cose da Radicale. Un ex democristiano che fa di tutto per morire democristiano. Un ex missino che cerca la risurrezione dalle ceneri del Fli. Mica vanno d’accordo. Rutelli dice cose sulla cittadinanza agli immigrati che pare un Fini d’altri tempi, e fa infuriare Casini. Casini soffre di manie di protagonismo e fa soffrire Fini, che ne soffre appunto il protagonismo. Fini soffre pure di percentuali elettorali prossime allo zero virgola e fa sdegnare Casini, che lo considera ormai una palla al piede. Tutti poi si guardano in cagnesco su chi debba essere la Guida di questa moderata macchina da guerra: Casini per dire tifa per Monti, ma Fini non vuol sapere nulla dei tecnici, nemmeno fosse la solita questione di Passera.

Eppure così vanno avanti, a palle (al piede) incatenate, luminosi guerrieri del Tempo Nuovo, il Terzo Tempo ovviamente. E a suon di terzi incomodi. Eh sì, perché poi ci sono quelli che bussano alla porta. Dal Pdl e dal Pd pare facciano la fila, ex Dc chiama post Dc. Per non parlare dei battitori liberi. L’ultimo è stato Gianfranco Miccichè, quello che prima faceva il dissidente del Pdl, poi ha smesso di dissentire e s’è fatto un partito che si chiama Grande Sud, che in verità un po’ dissente ancora, ma solo da Raffaele Lombardo dell’MpA. Il quale Lombardo dell’MpA comunque è lui pure lì affacciato alla finestra del Terzo polo, visto che a Palermo sostiene il candidato di Api, Fli e Udc Massimo Costa. Del resto, Micciché vuol sì fare una grande forza di moderati con tutti gli altri. Ma ha pure mire espansionistiche al Nord, per il quale Nord vuol candidarsi a essere l’unico interlocutore con il Sud, tirando dentro, sai mai, uno come Giancarlo Galan, con il quale, perché no, si potrebbe metter su una lista civica che al Sud si chiamasse Grande Sud e al Nord si chiamasse Grande Nord, facile in fondo. E laggiù al Nord, la lista Grande Nord potrebbe appoggiare uno che più Nord di così solo Umberto Bossi: il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi.

Sembra un’altra Repubblica (e un’altra barzelletta): c’erano i morotei, i dorotei e i popolari… Hanno governato per un Cinquantennio. Con legge elettorale proporzionale, ça va sans dire. Ci stiamo lavorando. Paola Setti,dal  blog l’insetticida, 23 febbraio 2012

.………..Non è una barzelletta, è la tragedia che si trasforma in farsa. g.