Vittoria ai punti per Mitt Romney nel Super martedì delle primarie repubblicane. In palio c’erano dieci stati: Santorum ne ha vinti tre, Gingrich uno.

Mitt Romney festeggia la vittoria nel Super martedì

Mitt Romney festeggia la vittoria nel Super martedì
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Tutto il resto all’ex governatore del Massachussets, compreso lo stato-chiave dell’Ohio, considerato decisivo perché sempre in bilico. Romney si impone anche in Virginia, Vermont, Idaho, Massachusetts e Alaska. L’italo-americano vince in Oklahoma, Tennessee e North Dakota. A Gingrich la sua Georgia. Messo da parte il pallottoliere Romney può esultare.

E ai suoi sostenitori in Massachussets urla una frase che è un programma: “Vado a prendermi la nomination”.

In una competizione dove alla fine vince chi prende più delegati (ne servono 1.144 per ottenere la nomination) Romney continua ad avanzare. Ma non riesce ad assestare il colpo decisivo, quello del ko. Ancora una volta vince ma non convince. Nell’elettorato più conservatore Santorum ha la meglio su Gingrich. La sfida, dunque, va avanti. E di questo non può che essere contento Obama.

L’Ohio, uno dei cosiddetti swing state (che non sono tradizionalmente a maggioranza democratica o repubblicana e il cui voto è considerato decisivo per l’esito delle elezioni) ha premiato Romney, ma con un distacco minimo: si parla di qualche migliaio di voti. Il candidato mormone ha avuto vita facile nel Vermont di tendenza liberale, e in Idaho, dove lo hanno aiutato i mormoni. Ha vinto facilmente anche in Virginia, dove però Santorum non era in corsa. Le vittorie di Santorum in Tennessee, Oklahoma e North Dakota confermano che è lui il candidato più forte – e apprezzato – dallo schieramento più conservatore. Gingrich però non demorde e, pur essendosi affermato solo in Georgia, lo Stato che lo ha fatto entrare al Congresso, promette battaglia. Fonte ANSA, 7 marzo 2012