Il regista Pasquale Squitieri con la moglie Claudia Cardinale
FILETTINO (FROSINONE) – Con il giuramento di dieci ministri, da ieri sera e’ operativo il governo del Principato di Filettino, nel Frusinate. A guidarlo, nel ruolo di premier, sara’ il regista cinematografico Pasquale Squitieri, scelto dal principe reggente Carlo Taormina a capo dell’ esecutivo della nuova istituzione del paese montano in provincia di Frosinone. Con il giuramento dei ministri, il Principato di Filettino si appresta ad intraprendere le prime azioni di governo. La struttura organizzativa del Principato, dopo l’elezione del Parlamento con trenta deputati, è stata completata. I ministri cominceranno subito loro attivita’ e gia’ nei prossimi giorni verra’ convocata la prima seduta del consiglio dei ministri, che sara’ chiamato a varare i primi importanti provvedimenti.Oltre al premier Pasquale Squitieri, hanno giurato davanti al principe reggente Carlo Taormina (che conserva l’interim al Lavoro) nove ministri: Carlo Monti che va agli Esteri al posto del segretario generale del Consiglio regionale del Lazio Nazzareno Cecinelli; Maria Rosaria Galella, ministro della Giustizia; Carlo Bonzano ministro dell’Interno; Davide Della Morte ministro della Sanità (all’ultimo momento ha rinunciato il prof. Augusto Mosca dell’equipe medica del Vaticano); Roberto Cocco, ministro dei Lavori Pubblici; Vincenzo Giannotti, ministro delle Finanze; Francesca Pontesilli, ministro dei Diritti della Persona e delle Pari Opportunita’; Laura Iona, ministro della Cultura; Guglielmo Cialone, ministro dello Sviluppo con delega ai trasporti. Restano da nominare i ministri del Turismo e dell’Ambiente. ”Nei prossimi giorni saro’ a Filettino – ha detto il premier Pasquale Squitieri – e mi mettero’ subito al lavoro. Prendo molto seriamente questo mio incarico”. Secondo Taormina la nascita del Principato di Filettino ”e’ la risposta all’abbandono dei territori e al degrado della politica”.

”Sono felice di essere stato chiamato a guidare il governo del Principato di Filettino. E’ un governo che intende restituire ai cittadini di Filettino il loro diritto alla proprieta’ del territorio”. Lo ha detto all’ANSA il regista cinematografico Pasquale Squitieri, da ieri sera presidente del Consiglio dei ministri del Principato di Filettino, il piccolo paese in provincia di Frosinone che si sta trasformando in Principato su progetto lanciato la scorsa estate dal sindaco Luca Sellari. ”Il nostro obiettivo – ha aggiunto Squitieri- e’ di portare Filettino nel mondo facendone un centro positivo sul piano economico, culturale e sociale. Penso, ad esempio, anche all’ organizzazione di un importante rassegna di cinema. In un momento cosi’ difficile per il nostro Paese l’iniziativa partita da Filettino e’ giusta e deve far riflettere. Ora il problema e’ lavorare e progettare e su questo ci sara’ il massimo impegno da parte del governo che sono stato chiamato a presiedere dal mio amico principe, Carlo Taormina. Prendo molto seriamente questo mio incarico – ha concluso Squitieri- e gia’ nei prossimi giorni saro’ a Filettino per iniziare il mio lavoro”. Fonte ANSA, 11 marzo 2012

………….Filettino è un paese in provincia di Frosinone, nei pressi degli Altipiani di Arcinazzo che diedero i natali a Rodolfo Graziani, maresciallo d’Italia, comandante delle Forze Armate della RSI, processato per alto tradimento dopo la guerra e assolto perchè aveva agito per alti valori sociali e morali. A Filettino ad opera dell’ex deputato e noto penalista Carlo Taormina è stato istituito il Principato di Filettino, con tanto di Parlamento, governo e premier che nella fattispecie è il noto regista cinematografico Pasquale Squitieri, anche lui ex parlamentare della Repubblica, che rappresentò al Senato dove lo volle Pinuccio Tatarella che di Squitieri e della sua compagna, Claudia Cardinale, era grande amico.  Tra tante notizie cattive, questa è finalmente una buona notizia, quanto meno è una notizia allegra, di quelle che mettono di buon umore e che confermano che sognare si può, almeno  sino a quando qualche pubblico ministero kafkiano non ipotizzerà  il sogno come reato di concorso esterno in appropriazione indebita della speranza. Che come è noto è l’ultima cosa a morire , della specie ritorniamo al passato quando l’Italia, non ancora una e indivisibile ad opera dei rompi…..ni  dei risorgimentisti,era si divisa ma con tanta o almeno tante monete e tanti principati. g.

P.S. Questa gioiosa notizia che apre il cuore alle speranza ci consente di evitare di occuparci delle altre di notizie, e almeno per un giorno fare finta che gli Alfano, i Bersani, i Casini e sopratutto i Monti e i Napolitano esistono (magari!) solo nella nostra fantasia. g.