L’EFFETTO MONTI: ROGHI UMANI, di Alessandro Sallusti
Pubblicato il 30 marzo, 2012 in Economia, Politica | Nessun commento »
Lo chiamano «effetto Monti» per definire una sorta di nuovo miracolo italiano. Che esiste solo nella fantasia di giornali sdraiati a zerbino sul governo dei tecnici.
Anzi. Lo spread risale, la Borsa riscende e purtroppo cresce la disperazione di molta gente. Ieri un altro rogo umano, il secondo in due giorni: un operaio disoccupato si è dato fuoco a Verona. La paura di disturbare il manovratore, tutto preso in banchetti con potenti nostrani e internazionali, rende questi disperati soli anche nella disperazione. Non un membro del governo che se ne faccia carico, neppure qualcuno di destra, centro o sinistra che li strumentalizzi mettendoli sul conto del governo o di chicchessia. Semplicemente non esistono, sfigati fino alla fine come direbbe un noto sottosegretario.
Molti di questi disoccupati,artigiani e piccoli imprenditori sull’orlo dell’abisso in questi giorni ci stanno scrivendo, chi per sfogarsi e chi per chiedere aiuto. Quando si arriva a confessarsi a un giornale significa che nessuno di chi avrebbe dovuto ha saputo o voluto ascoltarti. E chi, se non la politica, i sindacati, le associazioni di categoria dovrebbero farlo?
Già, ma la politica ci ha convinto che non è più degna di esistere, i sindacati ci vogliono fare credere che il problema della gente sia l’articolo 18, le associazioni di categoria non hanno il coraggio di portare allo scoperto, se è il caso in piazza, i loro iscritti, cioè quella maggioranza silenziosa che ha sempre mandato avanti il Paese e che adesso non ce la fa più.
Riforme subito e meno tasse. Questo serve, tanto lo spread, come ormai ampiamente dimostrato, non legge il Corriere della Sera o La Repubblica : va per gli affari suoi e colpisce quando vuole. Corrado Passera ieri ha messo le mani avanti:sarà recessione tutto l’anno.Non è certo colpa sua, ma da un ministro del suo peso non ci si aspetta l’oroscopo, si esigono soluzioni. E forse anche qualche gesto o parola di incoraggiamento, perché la solitudine è davvero una brutta malattia, e pure contagiosa. Alessandro Sallusti, Il Giornale, 30 marzo 2012