BASTA SOLDI PUBBLICI AI PARTITI. ANCHE PER IL LORO BENE.
Pubblicato il 5 aprile, 2012 in Costume, Politica | Nessun commento »
Abbiamo assodato, si ruba non solo in Italia ma anche in Padania. Li vedo tutti contenti, gli amici dei ladri di sinistra, di centro o di destra per la scoperta che si ruba anche in camicia verde.
Vedo allegri i meridionali, perché l’Italia è unita almeno nel furto, rivedo felice l’antica ruberia del corso, socialisti, Dc e alleati che furono cacciati dal potere e sostituiti da questa gente qui, i Belsito e i Lusi, eredi dei Citaristi, Greganti, Balzamo e segretari amministrativi d’una volta. Esultano le mafie e le camorre, si fa festa alla Regione Sicilia per il gemellaggio con la Lombardia.
Stavolta colpisce vedere cosa viene dopo Fratelli d’Italia: i Fratelli Bossi, di cui uno fa i gavettoni con la candeggina e il grande fa la Trota di Stato, foraggiato dalla cassa. Certo, poi insospettiscono i tempi e i modi, davvero inusuali, del blitz antilega; provate a farlo a un altro partito e poi vediamo che ne esce…
Ma è inutile entrare in questo gioco, bisogna uscirne. Aboliamo il rimborso ai partiti, punto e basta. Lo dico per tagliare il male alle radici, visto che tutti si sono fatti beccare col sorcio in bocca. Lo dico per moralizzare e per risparmiare. Ma lo dico pure per il bene dei partiti. La loro stagione migliore è quando non avevano soldi pubblici. Certo, poi c’era Mosca per taluni, le camarille per talatri. Ma i partiti erano veri e volontari. Restituiamoli alla vita, non tumuliamoli come i faraoni con tutti i tesori nei loro sarcofagi. Saranno i loro aderenti a sostenerli. Via le mummie mariuole a nostro carico. Marcello Veneziani, 5 aprile 2012