ECCO IL RIGORE DI MONTI: PASSERA RIDA’ UN POSTO DI POTERE ALL’EX SOTTOSEGRETARIO MALINCONCO, MANDATO VIA PER ESSERE ANDATO IN VACANZE A SPESE DELL’AFFARISTA PISCITELLI
Pubblicato il 24 aprile, 2012 in Costume | Nessun commento »
Vi ricordate di Carlo Malinconico? Era il sottosegretario con delega all’editoria scelto da Mario Monti che lo scorso gennaio ha dovuto lasciare in tutta fretta (sia pure con qualche imbarazzante resistenza) la poltrona perché inguaiato dalle vacanze all’Argentario pagate dall’imprenditore Francesco Piscicelli, quello che rideva del terremoto dell’Aquila del 2008 perché già pregustava il business della ricostruzione. Uno scandalo, o almeno una pessima figura. Ma niente paura, perché per i signori ministri (ed ex sottosegretari) si chiude un portone e si apre, perlomeno, una porta ben remunerata. L’ex collega Corrado Passera, titolare dello Sviluppo, ha infatti deciso il 20 aprile di nominare a sorpresa proprio Malinconico plenipotenziario della Fondazione Valore Italia, creata nel 2005 per curare l’esposizione permanente del design italiano e del made in Italy all’Eur di Roma. Per fare spazio all’amico, Passera ha dovuto azzerare il Cda di uno dei pochi enti pubblici che hanno chuso il bilancio in pareggio. E secondo alcuni anche contravvenendo alle normative, visto che l’azzeramento spetta al Prefetto, non al ministro. Libero, 24 aprile 2012
….La notizia non ha bisogno di commenti. Il rigore di Monti e dei suoi compagnucci si applica solo ai 59 milioni di fessi che pagano le tasse. Poi ci sono gli altri. Come appunto l’ex sottosegretario Malinconico costretto a lasciaer il posto sukll’onda dello scandalo delle vacanze da mille euro al giorno pagategli dallaffarista Piscitelli che rideva dei morti sotto le macerie dell’Aquila pensando a quanti milioni avrebbe guadagnato grazie a loro. A questo miserabile approfittatore è bastata una breve penitenza perchè gli si trovasse un altro bel posticino dove guadagnare e dispiegare i suoi affari. Insomma, si può dire che Monti applica bene l’antico detto: fai come dico e non fare come faccio. g.