IMU E’ UNA TASSA RAPINA: LA LEGA PORTABANDIERA DELLA DISOBBEDIENZA CIVILE
Pubblicato il 28 aprile, 2012 in Economia, Politica | Nessun commento »
ROMA – La Lega Nord carica a testa bassa sulle tasse e lancia la ‘rivolta fiscale’ contro l’Imu, facendo leva sui sindaci del Carroccio. L’iniziativa che sara’ promossa martedi’ prossimo, e’ stata spiegata da Roberto Maroni, in una piena giornata di campagna elettorale in vista delle amministrative di domenica 6 maggio. Anche il segretario del Pdl Angelino Alfano incalza il governo sulla necessita’ di abbassare le tasse, e preannuncia una proposta di legge del Pdl per compensare i crediti delle imprese verso lo Stato con un eguale taglio delle imposte. Il Pd, con toni meno bataglieri, chiede comunque al governo di dare ”un segnale” a famiglie e imprese prima delle scadenze di giugno. La ”rivolta fiscale” contro l’Imu e’ stata spiegata da Roberto Maroni. La lancera’ marted a Zanica (Bergamo), in occasione del ‘Lega Unita Day’, il secondo raduno per esorcizzare lo spettro degli scandali che hanno toccato il partito. ”Promuoveremo – ha detto l’ex ministro dell’Interno – la disobbedienza civile e l’opposizione fiscale, in modo da non mettere nei pasticci i cittadini”. ”Coinvolgeremo i nostri oltre 500 sindaci – ha aggiunto Maroni – perche’ diano copertura a chi aderira’ alla nostra iniziativa. La gente non deve scendere in piazza, ma deve fare obiezione fiscale. Allora si’ che saltera’ il banco”. Maroni spera di intercettare la rabbia di tutti i sindaci, che il 24 maggio hanno in programma una manifestazione promossa dall’Anci. I primi cittadini sono arrabbiati, come ha spiegato oggi Giuliano Pisapia, perche’ essi devono far pagare l’Imu ai cittadini ma l’imposta andra’ tutta nelle casse dello Stato, mentre quelle dei comuni sono davvero in crisi. Addirittura Pisapia ha aperto alla possibilita’ di convergenze tra sindaci e Lega: ”Se ci sono, su battaglie giuste, possibilita’ di unita’ di intenti e di azione credo sia dovere di un amministratore perseguirle”. E Piasapia ha convenuto pure sulla giustezza di un’altra proposta di Maroni, quella che i comuni disdicano il contratto con Equitalia per la riscossione delle imposte comunali: Cosa prevista, peraltro, dal decreto sviluppo del 2011 e mai attuata dai sindaci per la difficolta’ di riscuotere in proprio. Tant’e’ vero che Piasapia ha escluso che Milano lo faccia. ”Vadano avanti i piccoli comuni” ha detto. E sull’Imu e sulla eccessiva pressione fiscale ha battuto anche il segretario del Pdl Angelino Alfano, impegnato nel difficile equilibrio di tenere aperto un filo con la Lega, sostenere il governo Monti e arginare la spinta degli ex An per le urne anticipate (”non abbiamo nessun problema con gli amici che provengono d An” ha pero’ assicurato). Alfano, rivolgendosi al governo Monti, ha detto che ”la prima misura per la crescita” e’ abbassare le tasse, la prima delle quali e’ proprio l’Imu, che andrebbe ”alleggerita” grazie al taglio delle spese inutili. Sulle troppe tasse ha convenuto il neopresidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ”Il nostro Paese e’ pi— che sufficientemente tartassato” con una pressione fiscale che ”e’ a un livello che non e’ pi— ragionevole”. Alfano ha pure annunciato che il Pdl presentera’ una proposta di legge che preveda ”la possibilita’ per gli imprenditori che vantano crediti verso lo Sato di non pagare le tasse fino all’ammontare del loro credito”. Proposta gia’ presentata come emendamento a diversi ddl del governo e sempre respinta dell’esecutivo, che ha debiti per 70 miliardi verso le imprese. Questa proposta, come le parole sull’Imu, hanno suscitato la reazione positiva degli imprenditori, con Confedilizia che ha chiesto ad Alfano di passare dalle parole ai fatti, ”impedendo che nell’ambito del ddl lavoro, si porti dall’85% al 95% la tassazione sui canoni d’affitto’. Fonte ANSA, 28 aprile 2012
……………..L’iniziativa della Lega dovrebbe diventare iniziativa di tutti i partiti contro la sfacciata indiffenrenza del governo dei cosiddetti tecnici (ma quali tecnici? La Fornero oggi ha fornito una ulteriore prova della sua incompetneza: dopo aver tanto blaterato sull’art. 18, ha dichairato, compunta, che l’art. 18 non è stato smantellato, ma solo ampliato…) rispetto alla strangolante pressione fiscale che ogni giorno si arricchisce di nuovi, aberrabnti capitoli. Quanto ad Alfano e alla sua intenzione di presentare una proposta di legge mirata a consentire agli imprednitori in credito con il fisco di non pagare le tasse sino alla concorrenza del credito vantanto, gli facciamo presente che in attesa che il disegno di elgge diviene legge, gli imprenditori fanno in tempo, bene che gli vada, a vedersi espropriati delle loro proprietà dalla vorac Equitalia e se gli va male a spararsi un colpo di pistola. Se davvero vuol fare quel che dice, Alfano deve imporre al governo un decreto legge , immediatamente efficace, da convertire in legge in 60 giorni. Altrimenti è una presa per i fondelli e gli imprenditori che sono cittadini contribuenti più espsoti degli altri ne hanno già subite tante. g.