L’asso nella manica di Mario Monti si chiama Giuliano Amato. L’ex presidente del Consiglio è stato incaricato dal Consiglio dei ministri di “fornire al premier analisi e orientamenti sulla disciplina dei partiti per l’attuazione dei principi di cui all’articolo 49 della Costituzione, sul loro finanziamento nonché sulle forme esistenti di finanziamento pubblico, in via diretta o indiretta, ai sindacati”.

Giuliano Amato

Amato, tanto per ricordarlo, fu quello che a sole due settimane dal suo insediamento decise di prelevare il sei per mille da tutti i conti correnti italiani retrodatandone l’efficacia del diktat. Una stangata che colpì indistantamente. E Giuliano Amato è inoltre un sostenitore della patrimoniale come viatico per la crescita.

A proposito il prof. Amato, percepisce come pensionela rispettabile sommetta di 31 milas euro al mese, al mese, non all’anno. Insomma un vampiro è stato messo a fare il custode d lla banca del sangue. Complimenti, Monti.