Due morti e sei feriti. È il bilancio dell’esplosione di un ordigno avvenuta davanti all’istituto femminile Morvillo-Falconeper la moda e il turismo di Brindisi verso le 7.45 di questa mattina.

L'istituto Morvillo-Falcone

A esplodere due bombe artigianali, assemblate a partire da tre bombole di gpl, trovate vicino a un cassonetto della raccolta differenziata.

Una studentessa, Melissa Bassi, di 16 anni (foto), colpita dall’esplosione,  è deceduta poco dopo. Ad annunciarlo l’assessore alla Protezione Civile Fabiano Amati, poco dopo aver dato il via alle operazioni di soccorso.

La  seconda ragazza, Veronica Capodieci, anche lei di Mesagne, è stata operata in condizioni gravissime, ma è deceduta pochi minuti fa.

Le indagini: mafia o il gesto di uno squilibrato

Due le piste più probabili. Da una parte la vicinanza della scuola al tribunale cittadino, dall’altra il transito della carovana della legalità, che doveva passare oggi da Brindisi e la vicinanza della ricorrenza della strage di Capaci, nella quale morirono il 23 maggio 1992 Giovanni Falcone e Francesca Morvillo – a cui la scuola è dedicata – insieme agli agenti della scorta. La scuola si trova inoltre molto vicina al tribunale di Brindisi.

Inoltre gli studenti colpiti sarebbero tutti di Mesagne, dove alcuni giorni orsono il presidente della commissione antiracket Fabio Marini era rimasto coinvolto in un attentato: la sua auto era saltata in aria. Non è comunque detto ci sia un collegamento diretto tra i due fatti. Certo è che nel brindisino negli ultimi giorni si è assistito a una recrudscenza di fatti criminali, che aveva portato anche a un incontro con il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri.

In un primo momento si pensava le bombe fossero state nascoste nel cassonetto. Secondo l’ultima ricostruzione sarebbero invece stata posate su un muretto vicino al cancello secondario della scuola. Sembra dunque ormai chiaro che l’obiettivo era proprio l’istituto. Gli inquirenti parlano di una “pista mafiosa”. Gli ordigni potrebbero essere stati attivati con un telecomando a distanza. Non è comunque da escludersi il gesto di un folle e non si sa ancora di preciso che tipo di innesco sia stato utilizzato.

Sul posto starebbero arrivando anche il governatore della Puglia Nichi Vendola, in viaggio da Bari a Brindisi e il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo.

Fonte ANSA, 19 maggio 2012