Giustamente, saggiamente il popolo del centro-destra ha saltato il giro, si è ritirato dal voto. Ora che la Lega si accascia, la destra si sfascia, il Terzo Polo s’affloscia, il Pdl s’ammoscia, B.

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cade nel burlesque, Bossi-Fini nel pirlesque, è il momento giusto, tragico e perfetto, per far nascere un’Altra Storia.

Un movimento rigoroso e forte, duttile ai fianchi ma duro al centro, onesto e animato da passione civile, etica e ideale, un amor patrio di quelli che non odorano di stucco e rimmel, ma vero e severo, che fa tornare il gusto della politica.

Stavolta non si lascia il monopolio dell’etica alla retorica faziosa della sinistra, non si lascia l’esclusiva della sobrietà ai tecnici, non si lascia ai giudici stabilire l’onestà,non si lascia la rabbia popolare ai grillini. Si fa sul serio. Si chiamano i migliori, si usano i tecnici per raddrizzar la barca ma senza dar loro il comando: devono risponderne, e non alle banche o ai poteri esteri.

Il primo atto è la selezione, la cerca dei dieci, e dai dieci dei cento e dai cento dei mille, per costituire una nuova élite, con fresche energie, scegliendo il meglio che c’è nel Paese; il minimo indispensabile tra chi c’era prima, gli altri a casa o in fila senza priorità d’imbarco.

Che vale dirlo se non hai nomi né voce in capitolo, è utopia. Sì, avete ragione, ma l’alternativa qual è? Fingere che nulla sia accaduto, assistere inermi alla scomparsa, affondare indecorosamente per non cambiare ispirazione e squadra? C’è un’estate intera per fondare il nuovo o finire nel nulla. Marcello Veneziani, 23 maggio 2012

………………Non è utopia, è ciò che s’ha da fare. Sebbene, parafrasando Rossini, va detto che spesso “il nuovo non è bello e il bello non è nuovo”. Ma con un pò di fortuna e di audacia si può tentare di smentire Rossini e fare in modo che il nuovo sia bello, almeno migliore del passato e, sopratutto, del presente.g