Per sostenere i danni del sisma in Emilia, il Consiglio dei ministri ha deciso di estendere lo stato d’emergenza e aumentare di due centesimi le accise sui carburanti.

Alla fine del Cdm il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha promesso “interventi immediati”. Per sostenere la ricostruzione, oltre all’aumento delle accise, saranno stanziati i fondi recuperati grazie all’applicazione della spending review (la revisione della spesa pubblica). Disposta anche la deroga del Patto di stabilità, entro un limite definito per i Comuni, delle spese per la ricostruzione e il rinvio dei versamenti fiscali e contributivi a settembre.

…………….Tutto come previsto. Il governo dei tencici e degli innovatori non ha saputo fare altro che aumentare l’accise sulla benzina per finanziare la copertura dei danni provocati dal terremoto in Emilia. Qui la terra trema ancora, sono salite a 17 le vittime del terremoto, i magistrati aprono ibnchieste a posteirori alla ricerca del capro espiatorio di una politica del territorio che ha invece nei vertici politici e burocratici i veri responsabili della trasandata politica di tutela e di prevenzione. E intanto si trona a torchiare i soliti noti, con la burla che sa di sfottimento secondo cui ai danni si farà fronte con quanto si ricaverà (chissà quando) dall’applicazione (chissà quando)  del cosiddetto spendig review, terminologia in lingua inglese così nessuno sa cos’è e che   vuol  dire 2revisione della spesa pubblica”…infatti Napolitano dall’alto dei 248 milioni di euro l’anno e dei duemila dipendenti del Quirinale che nessuno sa cosa fanno, vuole per forza che si faccia la parata del 2 giugno (l’ultima del suo settennato),  però “sobria” spendendo soldi che ben potrebberoessere dirottati a favore delle terre e delle popolazioni colpite dal sisma. Parole, parole, parole…..g